Alberto Giacometti

Donna che cammina

1936

Questa scultura è concepita nel modo razionale e formalmente sereno perseguito da Alberto Giacometti in concomitanza con le sue esplorazioni surrealiste del subconscio. Donna che cammina non ha nulla della ferocia di Donna sgozzata, sebbene entrambe le opere siano state eseguite nello stesso periodo. Questo gesso aggraziato e calmo sembra avere la sua origine nelle figure frontali dell'antico Egitto, con il piede sinistro leggermente più avanti del destro in uno confronto senza paura con la morte. Nonostante la posa, Donna che cammina, come i suoi antenati egizi, non trasmette alcun senso di movimento. Nella sua essenzialità, l'opera evoca le tradizioni della figura cicladica altamente semplificata e il kouros geometrico della Grecia arcaica. La raffigurazione del nudo frammentario senza arti, o semplicemente un torso, risale ai resti archeologici della scultura classica, e in tempi recenti a L'Homme qui marche (L'uomo che cammina) senza braccia né testa di Auguste Rodin (1900-1907, Musée Rodin, Parigi). Donna che cammina riflette anche la consapevolezza di Giacometti per gli scultori del XX secolo, in particolare Constantin Brancusi e Alexander Archipenko.

Opera non esposta

Artista Alberto Giacometti
Titolo originale Femme qui marche
Data 1936
Tecnica Gesso
Dimensioni altezza 148,5 cm
Credit line Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York)
Inventario 76.2553 PG 132
Collezione Collezione Peggy Guggenheim
Tipologia Scultura

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Opera non esposta


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