ICONE, SIMBOLI e SEGNI
Per raccontare la storia dell’arte dal Rinascimento ai giorni nostri.

Corso on-line con la storica dell'arte Alessandra Montalbetti
Gennaio – Febbraio 2024

come partecipare

Può un’immagine attraversare la storia dell’arte? Quanto può cambiare la sua raffigurazione nel corso dei secoli?
Il nuovo corso di storia dell’arte a cura della storica dell’arte Alessandra Montalbetti permette di scoprire il ritorno di determinati simboli e immagini nella produzione artistica di pittori e scultori nel corso dei secoli, e di osservarne i mutamenti e le eventuali reinterpretazioni.

Da Piero della Francesca a Francesco Hayez, passando per gli impressionisti fino ai contemporanei Anselm Kiefer e Francesco Vezzoli, il corso permette d’individuare e rintracciare quelle immagini e quei simboli spesso osservati in opere d’arte appartenenti a diversi artisti e diversi momenti storici.
Un vocabolario comune che attraversa la storia dell’arte e che si evolve con essa.

Piero della Francesca, Leonardo da Vinci, Caravaggio, Pietro Longhi

29 gennaio, ore 19

Quanto la committenza ha inciso sulla produzione artistica e sulla creazione di formule visive di questi importanti artisti italiani? Questa prima lezione permette di scoprire quanto il lessico artistico dei seguenti pittori sia stato dettato da richieste specifiche di un committente e quanto invece sia scaturito dalla mente e dall’ispirazione dell’artista stesso.

Risorgimento, Macchiaioli, Impressionismo

5 febbraio, ore 19

La seconda lezione approfondisce e analizza il lavoro di pittori molto diversi tra loro come Francesco Hayez, Silvestro Lega, Claude Monet e Pierre Auguste Renoir per mettere in luce quanto gli avvenimenti storici possano influire sul cambio di significato di un’immagine.

Avanguardie del Novecento

19 febbraio, ore 19

Con l’inizio del Novecento è possibile assistere a un grosso cambiamento legato al rifiuto, da parte dell’artista, del lavoro per committenza. Questa scelta ha portato artisti come Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis e tanti altri ad una matura consapevolezza dell’utilizzo di specifici linguaggi figurativi.

I contemporanei

26 febbraio, ore 19

Liberati da tele, pennelli e da tutto il corredo dell’arte precedente, gli artisti della seconda metà del Novecento hanno sconvolto il proprio lessico figurativo arrivando a coinvolgere direttamente lo spettatore. Questa rivoluzione artistica, visibile in Anselm Kiefer, Michelangelo Pistoletto, Francesco Vezzoli e altri, li ha in contemporanea portati ad ancorarsi a determinate immagini come a cardini rassicuranti.

Alessandra Montalbetti

Nel 1982 entra nella sezione didattica della Soprintendenza ai Beni Artistici-Storici e demo-etno-antropologici di Milano; elabora percorsi didattici con schede per ogni ordine di scuole e, specializzata in storia dell'arte contemporanea, partecipa con lezioni di arte contemporanea al corso di aggiornamento per gli insegnanti della scuola media inferiore, organizzato dalla Soprintendenza con il sostegno dell'Associazione Amici di Brera. Dal 1983 al 1990 per la direzione dei Musei Civici elabora i primi percorsi didattici dedicati alle scuole per il Museo di arte contemporanea (Cimac); nel 2000 partecipa al gruppo di lavoro della Soprintendenza per la preparazione di percorsi interculturali per la scuola primaria e secondaria di primo grado (progetto "A Brera anch'io"). Dal 1983 collabora con importanti associazioni e musei italiani (Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi, Italia Nostra, Anisa, Associazione Milano Cultura e Natura, Università Unitre, Associazione Amici del Loggione - Teatro della Scala, Associazione Volarte, Associazione Amici del Museo Bagatti Valsecchi, Rotary Club e, dal 2012, Collezione Peggy Guggenheim) pur continuando nel suo lavoro di ricerca e di pubblicazione.