ICONE, SIMBOLI e SEGNI
Per raccontare la storia dell’arte dal Rinascimento ai giorni nostri.
Corso on-line con la storica dell'arte Alessandra Montalbetti
Gennaio – Febbraio 2024
come partecipare
Può un’immagine attraversare la storia dell’arte? Quanto può cambiare la sua raffigurazione nel corso dei secoli?
Il nuovo corso di storia dell’arte a cura della storica dell’arte Alessandra Montalbetti permette di scoprire il ritorno di determinati simboli e immagini nella produzione artistica di pittori e scultori nel corso dei secoli, e di osservarne i mutamenti e le eventuali reinterpretazioni.
Da Piero della Francesca a Francesco Hayez, passando per gli impressionisti fino ai contemporanei Anselm Kiefer e Francesco Vezzoli, il corso permette d’individuare e rintracciare quelle immagini e quei simboli spesso osservati in opere d’arte appartenenti a diversi artisti e diversi momenti storici.
Un vocabolario comune che attraversa la storia dell’arte e che si evolve con essa.
Alessandra Montalbetti
Nel 1982 entra nella sezione didattica della Soprintendenza ai Beni Artistici-Storici e demo-etno-antropologici di Milano; elabora percorsi didattici con schede per ogni ordine di scuole e, specializzata in storia dell'arte contemporanea, partecipa con lezioni di arte contemporanea al corso di aggiornamento per gli insegnanti della scuola media inferiore, organizzato dalla Soprintendenza con il sostegno dell'Associazione Amici di Brera. Dal 1983 al 1990 per la direzione dei Musei Civici elabora i primi percorsi didattici dedicati alle scuole per il Museo di arte contemporanea (Cimac); nel 2000 partecipa al gruppo di lavoro della Soprintendenza per la preparazione di percorsi interculturali per la scuola primaria e secondaria di primo grado (progetto "A Brera anch'io"). Dal 1983 collabora con importanti associazioni e musei italiani (Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi, Italia Nostra, Anisa, Associazione Milano Cultura e Natura, Università Unitre, Associazione Amici del Loggione - Teatro della Scala, Associazione Volarte, Associazione Amici del Museo Bagatti Valsecchi, Rotary Club e, dal 2012, Collezione Peggy Guggenheim) pur continuando nel suo lavoro di ricerca e di pubblicazione.