Oltre il muro: arte e contesto
Oltre il muro: arte e contesto

Laboratorio con Alice Pasquini

Il laboratorio si propone di creare un’occasione di riflessione sulla trasformazione e il recupero urbano attraverso lo studio di diverse tecniche e la progettazione di una o più opere di arte pubblica. Si esaminerà cosa significa “fare” Street art, sotto quali forme la Street art si manifesta e quale sia stata l’evoluzione di questo linguaggio artistico dagli anni '50 sino a oggi. Si impareranno le relative tecniche di pittura, come gli stencil e l’uso di bombolette spray. I momenti di incontro si svilupperanno con una parte introduttiva, teorica e di confronto, e una parte pratica che avvicini i partecipanti a prendere confidenza con le tecniche e gli strumenti di lavoro. Da questi incontri nascerà l’idea dell’opera (immaginaria o digitale) che dovrà non solo essere un’espressione artistica, ma anche parlare alla cittadinanza, raccontare una storia e avere una funzione pubblica creativa.

La Street art è per sua natura sociale. È visibile da tutti, può veicolare messaggi, e quando porta a opere realizzate con l’intento di dare nuova vita a luoghi di degrado diventa un regalo per tutta la città. Nel corso del laboratorio si cercherà di prendere coscienza del modo di operare nel contesto pubblico, sui limiti esistenti tra legalità e illegalità, e delle problematiche tecniche che si possono trovare operando nel contesto urbano. Si cercherà inoltre di stimolare il senso civico e la creatività attraverso un’opera di rigenerazione collettiva e di portare i partecipanti a guardare lo spazio pubblico con un occhio diverso, a studiarne le possibilità attraverso un progetto, e ad applicarsi materialmente per la sua realizzazione.

L'artista

Alice Pasquini, in arte Alicè, è una street artist, illustratrice e scenografa. Dopo il diploma in pittura all’Accademia di Belle arti di Roma, ha conseguito un master in Critica delle arti all’Università Complutense di Madrid e, nella stessa città, frequentato un corso d’animazione all’Ars Animation School.

Artista poliedrica, ha sperimentato diverse tecniche, generi e mezzi espressivi. È tra le poche esponenti femminili della Street art affermate a livello internazionale. In strada i suoi lavori spaziano dai piccoli interventi su arredi urbani, ai murales di grandi dimensioni. La sua ricerca varia dalla narrazione della vitalità femminile, lontana dallo stereotipo donna-oggetto, alle installazioni con l’uso di materiali inconsueti. I suoi lavori sono visibili in varie città dove è stata chiamata a realizzare opere pubbliche di committenza appunto pubblica, tra cui Amsterdam, Barcellona, Berlino, Buenos Aires, Copenaghen, Londra, Marrakech, Mosca, Napoli, New York, Oslo, Roma e altre ancora. Fra i suoi progetti spicca Under Layers, il primo esperimento di Street art in 3D, realizzato a Ostia (2015). Dal 2015 è coinvolta nella riscoperta e valorizzazione del centro antico di Civitacampomarano, Campobasso, e dal 2016 è direttrice artistica del CVTà Street Fest. Nel 2017 ha partecipato a un Ted Talk.

Ha esposto alla Saatchi Gallery, Londra, all’Ambasciata USA, Roma, al MACRO – Museo di Arte Contemporanea di Roma, al Mutuo Centro de Arte Barcellona, all’Espace Pierre Cardin, Parigi. I suoi lavori sono stati recensiti a livello internazionale.

il progetto

Questo laboratorio fa parte del progetto SuperaMenti. Pratiche artistiche per un nuovo presente, organizzato dalla Collezione Peggy Guggenheim con la partecipazione di Swatch Art Peace Hotel. Il progetto consiste in un ciclo di quattro laboratori condotti da artisti di respiro internazionale immaginati come attivatori virtuosi di meccanismi di ricaduta sulla comunità e come catalizzatori di azioni volte alla riappropriazione degli spazi pubblici e alla ridefinizione dei paradigmi sociali.
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