
Artista non riconosciuto Dogon
Figura maschile seduta
prima metà del XX secolo
Opera non esposta
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René Magritte
1931
Nella sua pittura, che prende le mosse da Giorgio de Chirico, René Magritte cerca di spogliare gli oggetti di funzioni e significati consueti, per suggerire un’immagine stimolante al di là della razionalità. Se nella Voce dell’aria i sonagli si librano nell’aria, in altre opere gli stessi sonagli sono elementi del corpo umano, o sono posti a guisa di germogli in un cespuglio. Inserendo un oggetto comune, stravolto nelle proporzioni, nel peso e nella funzione, i vari contesti inusitati, Magritte gli conferisce un’intensità feticista. Lo sconcerto che suscitano i sonagli posti in un ambiente inconsueto è reso più intenso dalla fredda precisione accademica con cui sono dipinti gli oggetti e ciò che vi sia intorno. La porzione di paesaggio potrebbe essere lo sfondo di un dipinto del primo Rinascimento, mentre i sonagli, nella loro enfatica e brillante monumentalità, trasmettono una misteriosa risonanza.
Opera esposta
Artista | René Magritte |
Titolo originale | La Voix des airs |
Data | 1931 |
Tecnica | Olio su tela |
Dimensioni | 72,7 x 54,2 cm |
Credit line | Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York) |
Inventario | 75.2553 PG 101 |
Collezione | Collezione Peggy Guggenheim |
Tipologia | Dipinto |
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