
Jackson Pollock
Due
1943-45
Opera esposta
Partecipa a una visita guidata della mostra temporanea ogni domenica alle 11.00
Jackson Pollock
1942
Come altri membri della New York School Jackson Pollock risente, nei suoi primi lavori, dell’influenza di Joan Miró e Pablo Picasso e fa proprio il concetto surrealista dell’inconscio come fonte d’arte. Alla fine degli anni ’30 Pollock introduce un linguaggio figurativo basato su figure totemiche o mitiche, segni ideografici e ritualismi interpretati come referenti di esperienze rimosse e memorie culturali della psiche. La donna luna rimanda all’impianto cromatico e alla composizione di Picasso. Il soggetto della donna luna, ricorrente in diversi disegni e dipinti dei primi anni ’40, può essere stato ispirato a Pollock da fonti diverse. In questo periodo molti artisti, tra cui gli amici William Baziotes e Robert Motherwell, sono influenzati dalle immagini elusive e allucinatorie di Charles Baudelaire e dei simbolisti francesi. Nel brano “Benefizi della luna”, nello “Spleen di Parigi”, Baudelaire si rivolge al “riflesso della temibile Divinità, fatidica madrina, nutrice venefica di tutti quanti i lunatici”. È possibile che Pollock conoscesse la poesia, ma è più verosimile che fosse pervaso dall’interesse per Baudelaire e i simbolisti, intenso in quel periodo.
Opera esposta
Artista | Jackson Pollock |
Titolo originale | The Moon Woman |
Data | 1942 |
Tecnica | Olio su tela |
Dimensioni | 175,2 x 109,3 cm |
Credit line | Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York) |
Inventario | 76.2553 PG 141 |
Collezione | Collezione Peggy Guggenheim |
Tipologia | Dipinto |
Copia la didascalia
Opera esposta
Jackson Pollock
1943-45
Opera esposta
Jackson Pollock
1946
Opera esposta
Jackson Pollock
1944
Opera non esposta
Jackson Pollock
1946
Opera esposta