“Gen Z Art Storiez” ep. #4: con il fotografo sportivo Matteo Marchi si parla di velocità e dinamismo davanti al capolavoro futurista di Umberto Boccioni Dinamismo di un cavallo in corsa + case.

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Venezia 13 dicembre, 2021 – Velocità e movimento, sono questi i temi al centro del 4° e ultimo episodio della serie “Gen Z Art Storiez”, in onda sui canali social e sul sito del museo a partire da mercoledì 15 dicembre. Davanti all’opera di Umberto Boccioni Dinamismo di un cavallo in corsa + case, emblema dell’avanguardia futurista, si confrontano Lorenzo, studente d’ingegneria, appassionato di musica e disegno, Alice, che frequenta l’ultimo anno del liceo linguistico e ama arte, letteratura e sport, e Matteo Marchi, fotografo sportivo il cui portfolio comprende scatti che hanno immortalato le grandi sfide dell’NBA.

“Movimento e dinamicità sono parte della mia vita, per me il movimento è libertà e al centro dei miei scatti, oltre al movimento, ci sono le emozioni. Qui alla Collezione Peggy Guggenheim sei circondato dalla bellezza dell’arte, grazie al mio lavoro io mi trovo circondato, quotidianamente, dalla bellezza dello sport”. Matteo Marchi

“Gen Z Art Storiez” nasce con l’obiettivo di co-progettare insieme a un team di ragazzi della Generazione Z una serie di quattro video che, attraverso alcune opere del museo, facciano emergere temi in linea con i loro interessi, legati all’attualità, e a cui questo gruppo dà voce per far arrivare il messaggio sia ai coetanei che al pubblico tutto. Alice C., Alice S., Enrico, Eugenia, Lorenzo, Marcello, Pietro, Sofia, insieme al musicista Lorenzo Senni, i fotografi Piero Percoco e Matteo Marchi, la scrittrice e attivista Carlotta Vagnoli, si sono rapportati con l’arte di Kandinsky, Magritte, Fini e Boccioni in uno scambio reciproco di idee e opinioni su tematiche e valori che queste opere fanno arrivare fino a noi. I quattro video sono disponibili sul sito del museo e su tutte la piattaforme social.

“Gen Z Art Storiez” è stato realizzato in collaborazione con ARTE.it, e con il sostegno di Lavazza, Institutional Patron del museo dal 2016.