
Ibram Lassaw
Corax
1953
Opera non esposta
Asger Jorn
1956-57
A partire dal 1948 circa le tele di Asger Jorn sono affollate di volti e figure, equivalenti eterei delle strane facce che appaiono nelle scene di folla del belga James Ensor. Le fisionomie abbozzate, a metà tra l’innocente e il demoniaco, hanno un precedente anche nelle creature di Jean Dubuffet e Paul Klee. Tali presenze, che si librano sulla tela, sono a tal punto compenetrate con l’ambiente circostante da essere a mala pena distinguibili come forme di rappresentazione. In questa tela di grumi di pittura e di contorni lineari si fondono una figura umana sorridente in piedi sulla destra e in un uccello al centro; altri volti, più indistinti, emergono, svaniscono e riappaiono nel brulicante ambiente intorno. Il senso del fantastico è qui accentuato dal colore zuccherino applicato in spessori diversi, che vanno da un velo sottile a pesanti strati in rilievo. La linea scava la sua strada attraverso morbidi strati di colore, crea confini, suggerisce forme. La rivelazione incidentale della forma, e l’importanza del caso nell’opera di Jorn, suggeriscono interessi di tipo surrealista.
Opera esposta
Artista | Asger Jorn |
Data | 1956-57 |
Tecnica | Olio su tela |
Dimensioni | 141 x 110,1 cm |
Credit line | Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York) |
Inventario | 76.2553 PG 175 |
Collezione | Collezione Peggy Guggenheim |
Tipologia | Dipinto |
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