A cura di Karole P. B. Vail con Gražina Subelytė

Si è sempre dato per scontato che Venezia è la città ideale per una luna di miele, ma è un grave errore. Venire a Venezia, o semplicemente visitarla, significa innamorarsene e nel cuore non resta più posto per altro.

Peggy Guggenheim, Una vita per l’arte, 1979

Peggy Guggenheim, Venezia 1968.
Photo Tony Vaccaro / Tony Vaccaro Archives

Con Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa la Collezione Peggy Guggenheim celebra la vita veneziana della sua fondatrice, scandendo tappa dopo tappa le mostre e gli eventi che hanno segnato quei trent’anni trascorsi in laguna, dal 1948 al 1979, rivelatisi poi autentiche pietre miliari nella storia dell’arte del XX secolo. L’esposizione si focalizza sul collezionismo post 1948 della mecenate, dopo la sua partenza da New York, la chiusura della galleria-museo Art of This Century (1942-47) e il trasferimento a Venezia. Sono esposte una sessantina di opere, tra dipinti, sculture e lavori su carta, selezionate tra quelle acquisite nel corso degli anni quaranta e il 1979, anno della sua scomparsa, di artisti noti e meno noti della collezione. La mostra offre così la rara opportunità di rivedere e ricontestualizzare celebri capolavori come L’impero della luce di René Magritte e Studio per scimpanzè di Francis Bacon, accanto ad opere raramente esposte, come Autunno a Courgeron di René Brô, Serendipity 2 di Gwyther Irwin, e ancora Sopra il bianco di Kenzo Okada e Deriva n. 2 di Tomonori Toyofuku, artisti che dimostrano l’interesse di Peggy Guggenheim anche per la scena artistica oltre le frontiere dell’Europa e degli Stati Uniti. Saranno inoltre eccezionalmente esposti per la prima volta al pubblico una serie di scrapbooks, preziosi album in cui la collezionista raccolse meticolosamente articoli di giornali, fotografie, lettere, e che riveleranno episodi inediti di diverse fasi della sua avvincente vita di appassionata filantropa. In occasione della mostra, le sale di Palazzo Venier dei Leoni ospiteranno la maggior parte delle opere acquistate tra il 1938, quando a Londra Peggy apre la sua prima galleria Guggenheim Jeune, e il 1947, anno in cui si stabilisce a Venezia, un’occasione davvero unica per vedere esposta quasi nella sua totale interezza la storica collezione, inclusi capolavori come Scatola in una valigia (Boîte-en-Valise), realizzata da Marcel Duchamp nel 1941. Raramente visibile al grande pubblico per la sua delicatezza, si potrà nuovamente ammirare il capolavoro contenente sessantanove riproduzioni e miniaturizzazioni di celebri lavori del poliedrico e dissacrante artista franco-americano, nuovamente a Venezia dopo un importante intervento di studio e restauro all’Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze, sostenuto da EFG, Institutional Patron del museo.

Peggy Guggenheim. L'ultima Dogaressa

Galleria

Pubblicazione

Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa è accompagnata da una nuova pubblicazione, a lungo attesa, sull’intero percorso di Peggy Guggenheim quale gallerista, mecenate e collezionista: dagli esordi londinesi della galleria Guggenheim Jeune, al capitolo newyorkese di Art of This Century e l’incontro con Jackson Pollock, all’arrivo a Venezia e la Biennale del 1948, passando per il ruolo che Palazzo Venier dei Leoni ebbe nell’esistenza della collezionista. Ad arricchire la pubblicazione, interviste con Marina Apollonio, Alberto Biasi e Franco Costalonga, nonché un saggio sul collezionismo di arte Africana e Oceanica, a cui verrà dedicata la mostra Migrating Objects, in apertura il 15 febbraio 2020.
La pubblicazione è una coedizione di Collezione Peggy Guggenheim e Marsilio Editori.

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Orario: 10-18, chiuso il martedì
+39 041 2405422 / 432
shop@guggenheim-venice.it

Sponsor

Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa è realizzata grazie al sostegno di Lavazza in qualità di Global Partner della Fondazione Solomon R. Guggenheim. Tale collaborazione, nata cinque anni fa, evidenzia come l’avanguardia sia un valore innato e fonte d’ispirazione per Lavazza fin dalla sua fondazione a Torino nel 1895.
Il programma espositivo della Collezione Peggy Guggenheim è supportato dal Comitato Consultivo del museo ed è realizzato con il sostegno degli Institutional Patrons – EFG e Lavazza, e le aziende del gruppo Guggenheim Intrapresæ. I progetti educativi correlati all’esposizione sono realizzati grazie alla Fondazione Araldi Guinetti, Vaduz.

La mostra è resa possibile grazie a

Con il supporto di
  • EFG
  • Lavazza
La mostra è resa possibile grazie a
  • Aermec + Allegrini + Apice + Arper + Davide Groppi + Distilleria Nardini + Florim + Foodies Bros + Gruppo Campari + Hangar Design Group + Istituto Europeo di Design + Mapei + René Caovilla + Rubelli + Swatch
I programmi educativi sono realizzati con il sostegno di

Fondazione Araldi Guinetti, Vaduz

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