Io vado al museo / من ميرم موزه / Müzeye gidiyorum / I go to the museum / Я ЙДУ В МУЗЕЙ / Je vais au musée / ฉันไปที่พิพิธภัณฑ์ / Mo lo si museum / МЕН МУЗЕЙГЕ БАРАМЫН / Ngenda mu museum / أذهب إلى المتحف / Pupunta ako sa museo / 私は美術館に行きます / زه موزیم ته ځم

Io vado al museo è un progetto della Collezione Peggy Guggenheim che mira a promuovere l’inclusione sociale attraverso percorsi educativi destinati alle persone con background migratorio.

Io vado al museo

L’esperienza di visita proposta nell’ambito di Io vado al museo prevede l’osservazione diretta delle opere d’arte e il coinvolgimento dei/delle partecipanti in attività all’interno degli spazi museali volte a educare alla bellezza, promuovere il dialogo interculturale, abbattere gli stereotipi e favorire l’emancipazione delle persone.

I/le partecipanti sono coinvolti/e in percorsi che si basano sul translanguaging, un approccio che favorisce l’uso strategico di tutte le lingue oltre all’italiano, che è la lingua veicolare. Durante la visita i/le partecipanti sono incoraggiati/e a usare tutte le lingue che conoscono, con particolare attenzione alle loro lingue madri, promuovendo una prospettiva che dà alle diverse lingue pari valore nella costruzione di una società plurale.

Le persone così si incontrano, imparano l’italiano osservando i capolavori esposti e si confrontano in un contesto informale inclusivo, innovativo e volto al benessere dell’individuo.

La partecipazione al progetto è gratuita per le scuole di ogni ordine e grado, Università e Accademie, Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti (C.P.I.A.), soggetti del terzo settore, cooperative sociali, associazioni di promozione sociale e di volontariato, SAI Sistema Accoglienza Integrazione (ex SPRAR), Centri di prima accoglienza, Case Famiglie.

Per partecipare
didattica@guggenheim-venice.it
+39 041 2405 430

In fase di progettazione e sperimentazione del progetto, la Collezione Peggy Guggenheim si è avvalsa della collaborazione di MILE, Museums and Innovation in Language Education, del CRDL (Centro di Ricerca sulla Didattica delle Lingue) dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Il gruppo MILE mira ad esplorare gli aspetti legati all’apprendimento e all’insegnamento linguistico in contesti out-of-school come il museo. Grazie alla consulenza di MILE per aspetti legati alla formazione e all’aggiornamento, il museo ha abbracciato il translanguaging come approccio principale attorno al quale ruota l’intero progetto.

Il translanguaging è una pratica didattica che, promuovendo l’educazione plurilingue e pluriculturale, incoraggia le persone ad abbracciare una visione secondo cui tutte le lingue e tutte le culture hanno pari prestigio.

Grazie all’adozione di questo approccio, Io vado al museo raggiunge diversi obiettivi educativi e sociali. Oltre a determinare un impatto positivo sull’apprendimento dell’italiano L2, durante le visite tutti/e sono chiamati/e a mettere in gioco le proprie conoscenze e competenze nella ricerca di somiglianze e differenze che esistono tra le diverse lingue e culture, allenando così anche le competenze metalinguistiche e la flessibilità cross-linguistica.

Un’ulteriore potenzialità di questo approccio è quella di tipo sociale: con i percorsi si favorisce l’inclusione in termini di accesso, partecipazione e rappresentanza, durante un’esperienza che conduce le persone ad affermare la propria identità andando a determinare il benessere psico-fisico di ciascuno/a.

Nel 2019 la Collezione Peggy Guggenheim nella mostra Migrating Objects ha presentato gli oggetti collezionati da Peggy Guggenheim provenienti da Africa, Oceania e Americhe precolombiane con l’intento di privilegiare il loro contesto originario.

Il museo ha quindi proposto delle attività collaterali ideate attorno al tema centrale dell’esposizione, la migrazione, intesa come trasferimento, definitivo o temporaneo, di gruppi di esseri viventi da un territorio a un altro, determinati da ragioni varie, ma essenzialmente da necessità di vita (Dizionario di Storia, Treccani on-line, 2010).

In quel contesto è nato, in via sperimentale, il progetto Oggetti migranti (poi chiamato Io vado al museo) che prevedeva un percorso didattico incentrato sulle opere della mostra basato sul translanguaging. L’obiettivo era quello di approfondire il tema della migrazione e delle intersezioni di valori culturali, sociali e simbolici generati dagli spostamenti delle persone e degli oggetti da un luogo all’altro.

Durante la mostra Migrating Objects, nonostante i lunghi periodi di chiusura dovuti all’emergenza sanitaria Covid-19, sono stati/e coinvolti/e nelle attività oltre 1.000 studenti, 70 docenti di varie discipline e 6 educatori/trici museali.

La chiusura della mostra non ha determinato la fine del progetto: il gruppo MILE ha condotto un corso di formazione per gli/le operatori/trici museali della Collezione Peggy Guggenheim sull’uso del translanguaging in contesti non formali e lavorato alla co-progettazione di nuovi percorsi di visita e attività, tutti incentrati sulle opere esposte al museo.

In linea con gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con Io vado al museo si intende promuovere il plurilinguismo e la multiculturalità quali valori del mondo contemporaneo.

L’approccio del translanguaging si è dimostrato una chiave innovativa per rendere il progetto efficace rispetto alle realtà che propongono processi di integrazione per le persone straniere e, contemporaneamente, per innovare il ruolo del museo nella costruzione di una società plurale e multilingue.

C’era una volta, il podcast plurilingue

C’era una volta è una raccolta di racconti plurilingui realizzata da studenti e studentesse con background migratorio iscritti/e al C.P.I.A. (Centro Provinciale Istruzione Adulti) di Venezia, che hanno visitato la Collezione Peggy Guggenheim partecipando al programma di inclusione sociale Io vado al museo.

Galleria

Premi e riconoscimenti

Oggetti migranti è uno dei progetti vincitori del Label Europeo delle Lingue 2020 nell’ambito di Erasmus+, il programma dell’Unione Europea per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, gestito per l’Italia dall’Agenzia INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa). Oggetti migranti si è contraddistinto come un’iniziativa innovativa a sostegno dell'apprendimento e dell'insegnamento delle lingue nel contesto museale. La premiazione è avvenuta il 20 dicembre 2021, presso la sala della Protomoteca del Campidoglio a Roma.

Oggetti migranti è stato selezionato per la conferenza internazionale "Migrations / Mediations: Promoting intercultural dialogue through media, arts and culture”, promossa dall’Università Cattolica di Milano e annullata causa Covid-19.

Oggetti migranti è stato presentato a “EDI Global Forum for Education and Integration - Online Symposium” (14-16 dicembre 2021) con l’intervento: “Educare alla bellezza e promuovere l’inclusione sociale: la Collezione Peggy Guggenheim presenta Oggetti migranti” / “Educating about Beauty and Promoting Social Inclusion: The Peggy Guggenheim Collection presents Migrating Objects