Berenice Abbott nasce a Springfield, Ohio (USA), il 17 luglio 1898. Studia giornalismo per un breve periodo alla Ohio State University prima di dedicarsi da autodidatta alla scultura, a New York. Nel 1921 si trasferisce a Parigi entrando nel circolo degli espatriati americani. Impara la fotografia lavorando, dal 1923 al 1925, come assistente nello studio di Man Ray, che la incoraggia nei fotoritratti. Decide quindi di dedicarsi in proprio alla fotografia di ritratto immortalando personaggi famosi, tra i quali Max Ernst. Le sue foto si distinguono da quelle di Man Ray per il tentativo di catturare la gestualità e le espressioni del volto, secondo uno stile ritrattistico che sarà la sua caratteristica. Tiene una prima personale a Le Sacre du Printemps nel 1926 e la sua reputazione è già affermata quando, nel 1928, partecipa alla collettiva “Premier Salon Independant de la Photographie”.

Nello studio di Man Ray, conosce Eugène Atget (1857-1927), fotografo documentarista che influenzerà la sua produzione fotografica. Abbott acquista migliaia di negativi e stampe dallo studio di Atget prima di tornare a New York nel 1929, e seguendone l’esempio documenta la città di New York, la gente e gli edifici, in una serie di scatti che verranno pubblicati nel volume Changing New York (1939).

Negli anni quaranta e cinquanta si dedica alla fotografia scientifica, adattando strumenti e tecnica. Tra il 1958 e il 1961 lavora per il Physical Science Study Committee of Educational Services, realizzando foto che illustrano le leggi della fisica, in seguito pubblicate in tre volumi. Nel 1966 si trasferisce nel Maine, dove continua a realizzare foto documentaristiche pubblicate in A Portrait of Maine (1968). In questo periodo organizza la ristampa dei suoi primi lavori in diverse raccolte, pubblicate dalla Parasol Press. La sua opera è stata oggetto di mostre presso lo Smithsonian Museum (1969), il Museum of Modern Art (1970), e la New York Public Library (1989). Abbott muore nel Maine il 9 dicembre 1991.


Opere