Chi guarda cosa?: con l’artista S.O.B. prosegue SuperaMenti. Pratiche artistiche per un nuovo presente, ciclo di workshop per gli under 25.


Sarà Stefano Ogliari Badessi, in arte S.O.B., artista nomade che per le sue installazioni trae ispirazione dalla natura e dai sogni, come lui stesso afferma, il protagonista del workshop Chi guarda cosa?, dal 29 al 31 ottobre sull’isola della Certosa di Venezia, seconda tappa del progetto SuperaMenti. Pratiche artistiche per un nuovo presente. SuperaMenti è un ciclo di quattro laboratori gratuiti che la Collezione Peggy Guggenheim, con la partecipazione di Swatch Art Peace Hotel, propone agli under 25 anni. In preparazione ai tre giorni alla Certosa, il workshop prevede due incontri aperti a tutti sulla piattaforma Zoom il 19 e 26 ottobre dalle 17 alle 19.

Amedeo Modigliani sosteneva: “Quando conoscerò la tua anima dipingerò i tuoi occhi”. Partendo da questa affermazione e da una riflessione sul rapporto indissolubile tra la città di Venezia e l’acqua, il laboratorio di S.O.B. vuole approfondire e onorare tale rapporto, sottolineando importanza e potenzialità dell’anima fluttuante e liquida di Venezia. Per questo i partecipanti, guidati dall’artista, realizzeranno una grande installazione galleggiante: due “occhi fluttuanti”, creati attraverso l’utilizzo e la trasformazione di materiali di recupero, che verranno poi trainati lungo i canali fino ad approdare all’interno degli spazi dell’Arsenale militare. Da sempre gli occhi sono carichi di una simbologia complessa, misteriosa, addirittura divina per le civiltà mesopotamiche: così con il suo laboratorio S.O.B. intende far riaffiorare l’anima di Venezia per poi farla simbolicamente galleggiare tra le sue acque.

Racconta Carlo Giordanetti, CEO Swatch Art Peace Hotel: “L’incontro con Stefano nel suo pallone dorato fra le mura della nostra residenza d’artista a Shanghai è stato il primo episodio di un percorso lungo il quale Swatch, in piena sintonia con i valori creativi di S.O.B., lo ha accompagnato sempre in luoghi magici. Dalla terrazza dell’hotel Excelsior al Lido di Venezia durante la Biennale Arte 2015, alle vette ghiacciate di Verbier, al tetto della sede milanese dell’azienda, a un box trasparente in piena via Montenapoleone a Milano: sempre un nuovo sogno, una nuova esperienza, un nuovo emozionante gioco in cui Swatch e S.O.B. hanno coinvolto il pubblico. Oggi questo viaggio si arricchisce di una magica tappa che attira i giovani sull’isola della Certosa, grazie alla collaborazione di Swatch Art Peace Hotel con la meravigliosa ed emozionante Collezione Peggy Guggenheim. Siamo eccitati, felici, curiosi di aprire nuovi occhi!”

A questo secondo appuntamento seguiranno i workshop con Alice Pasquini e Cecilia Jansson. Prendendo spunto dalla riflessione sulle soluzioni che devono essere trovate rispetto alle tante problematiche che la quotidianità ci pone davanti, e rimanere così al passo con le sfide contemporanee, tutti i laboratori del ciclo vogliono rappresentare uno strumento per superare i limiti dell’attualità contingente trovando nel dialogo con gli artisti e il confronto con la loro pratica artistica gli strumenti per costruire nuove visioni e processi utili ad affrontare le sfide che ci attendono.

La partecipazione è gratuita ed è necessaria l’iscrizione, fino a esaurimento posti. I workshop sono preceduti da una serie di incontri aperti a tutti sulla piattaforma Zoom, per un dialogo diretto con l’artista. Nell’affrontare i temi della contemporaneità attraverso la lente dell’arte, SuperaMenti. Pratiche artistiche per un nuovo presente rientra nella collaborazione, nata nel 2018, tra la Collezione Peggy Guggenheim e ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile che si occupa di promuovere i 17 Obiettivi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite, toccando in particolare il goal 4, istruzione di qualità.

La collaborazione con Swatch Art Peace Hotel permette la partecipazione di due artisti emergenti a livello internazionale, come S.O.B e Cecilia Jansson, che sono stati in passato ospiti della residenza d’artisti ideata da Swatch. Aperta nel 2011 per volontà del Presidente di Swatch Nick Hayek, lo Swatch Art Peace Hotel riunisce sotto lo stesso tetto creativi di varie discipline, arti visive, performance, danza, musica, scrittura, fotografia e video, e offre loro la possibilità di vivere e lavorare per alcuni mesi a Shanghai portando avanti in piena libertà la propria ricerca creativa. Lo Swatch Art Peace Hotel ha ospitato finora 370 artisti da più di 50 nazioni. Questa comunità di creativi ha reso la residenza un laboratorio di sperimentazione, incontro, scambio culturale e centro nevralgico della creatività contemporanea in città. La volontà di creare uno spazio ed una comunità intorno all’idea di libera espressione contraddistinguono il legame che Swatch ha con l’arte da più di trent’anni: allo Swatch Art Peace Hotel si traduce in un spazio di assoluta libertà artistica. Da qui nasce il desiderio di sostenere la Collezione Peggy Guggenheim e di condividerne i valori, non solo in qualità di socio storico di Guggenheim Intrapresæ, ma anche, nel 2020, nel valorizzare e sostenere la creatività contemporanea con questa ulteriore iniziativa.

CALENDARIO DEI PROSSIMI INCONTRI
29–31 ottobre 2020 Chi guarda cosa?
con S.O.B. Stefano Ogliari Badessi
27–29 novembre 2020 Oltre il muro: arte e contesto
on Alice Pasquini
22–24 gennaio 2021 Esplorare la distanza
on Cecilia Jansson