Un'opera/ Ambiente inedita di Agostino Bonalumi alla Collezione Peggy Guggenheim dal 6 luglio al 4 agosto

5 luglio 2002 ore 17.00: conferenza stampa

L’opera che non mancherà di affascinare il visitatore è un ambiente concepito appositamente per gli spazi della sala tematica della Collezione Peggy Guggenheim, Ambiente bianco, Spazio trattenuto e spazio invaso (2002), che Agostino Bonalumi ha voluto creare, nel contesto della mostra Temi e Variazioni. Arte del dopoguerra dalle collezioni Guggenheim. Tra i primi autori ad interessarsi del problema opera-ambiente, Bonalumi, già a partire dagli anni sessanta, ha caratterizzato la sua ricerca attraverso una moltitudine di opere orientate verso il coinvolgimento dei sensi dello spettatore, giungendo ad una forma di opera ambiente che in più occasioni (da Foligno 1967 alla Biennale di Venezia, a vari allestimenti in musei e gallerie tedesche ed americane) ha comportato la presenza della persona all’interno dell’opera, non solo come fruitore ma come elemento sensibile e partecipe.

Sarà allora una grande sensazione percettiva quella che il visitatore proverà entrando nell’immenso (virtualmente ed otticamente) spazio bianco della sala-ambiente ove dalle pareti, al soffitto, al pavimento, tutto sarà bianco ed impalpabile, vibrante ed otticamente infinito. Bonalumi costruisce uno spazio percettivo dove le sensazioni tattili di chi guarda si modificano e dove le “deformazioni” spaziali delle estroflessioni che attraversano e modificano la sala creano un senso di architettura dello spazio sino ad una spaesante vibrazione luminosa priva del senso del tempo e ricca di uno spazio modificato e curioso.

Temi e Variazioni presenta dallo scorso 8 giugno il suo terzo e conclusivo allestimento. Il progetto, anche in questa fase ideato dall’Associate Curator della Collezione Peggy Guggenheim, Luca Massimo Barbero, si propone nuovamente come un’inedita concatenazione di stanze “a tema” che conducono il visitatore in un viaggio tra opere poco conosciute appartenenti alla Collezione Peggy Guggenheim oppure provenienti dal Museo Solomon R. Guggenheim di New York, alcune donazioni, anche recenti, alla Fondazione Guggenheim, e opere di collezioni private. Temi e Variazioni ha in questi mesi presentato una successione di sale monografiche dedicate ad artisti italiani: Mirko Basaldella, Bice Lazzari, Alberto Burri. Nell’ambito di questo conclusivo allestimento, a partire dal 6 luglio, due sale saranno dedicate all’arte di Agostino Bonalumi.

È dalla donazione di un’opera di Bonalumi (Nero, 1966) alla Fondazione Solomon R. Guggenheim e dall’allestimento di una sala dedicata alla ricerca sul monocromo e sullo spazio, con le opere di Fontana, Manzoni, Bonalumi, Dadamaino, che nasce l’idea e la necessità di presentare al pubblico un approfondimento su questo artista. Bonalumi, oltre ad essere stato uno dei protagonisti del rinnovamento dell’arte italiana del dopoguerra negli anni cinquanta e sessanta, e quindi del rientro dell’Italia sulla scena dell’avanguardia artistica internazionale, vede di recente un rinnovato e profondo interesse da parte del pubblico e degli specialisti intorno alla sua opera, tanto da aver ricevuto quest’anno il Premio Presidente della Repubblica Italiana 2001 ed una serie di manifestazioni dedicate al suo lavoro in Italia ed all’estero. T H E S O L O M O N R . G U G G E N H E I M F O U N D A T I O N

Oltre all’opera-ambiente, Ambiente bianco, Spazio trattenuto e spazio invaso, e alla tela del 1966, Nero, l’autore presenta due altre opere. La prima, Rosso, è una estroflessione del 1975 emblema della ricerca che caratterizzerà tutto il suo percorso artistico. L’estroflessione infatti comporta la tensione e deformazione della tela dell’opera compiuta tramite la costruzione di complessi telai e strutture sul retro della tela. Seguendo ed ideando dette strutture - che assumono la natura di vere e proprie costruzioni nello spazio nascosto del retro - la superficie della tela si flette, inarca, sprofonda generando in chi guarda uno spaesamento ed una seduzione ottica di particolare suggestione. Rosso - geometria perturbata (2002) è un’estroflessione inedita creata appositamente per questa esposizione alla Collezione Peggy Guggenheim.

La presentazione dell’opera di Agostino Bonalumi è stata resa possibile grazie alla participazione di Galleria d’Arte Niccoli, Parma e della Galleria Fumagalli, Bergamo.

I programmi della Collezione Peggy Guggenheim sono resi possibili grazie al sostegno del Comitato Consultivo della Collezione Peggy Guggenheim, di Alitalia, della Banca del Gottardo, della Regione Veneto e Intrapresæ Collezione Guggenheim.