3 febbraio – 19 maggio 1996

Il 3 febbraio 1996 la Collezione Peggy Guggenheim riapre al pubblico con una mostra dedicata all’ultima scultura del pittore e scultore futurista Umberto Boccioni, Dinamismo di un cavallo in corsa + case (1914-15), opera che fa parte della Collezione Peggy Guggenheim. La mostra sottolinea l’importanza di Dinamismo di un cavallo in corsa come una delle uniche cinque sculture che ci sono pervenute di Boccioni, autore nel 1912 del Manifesto della Scultura Futurista. Boccioni morì tragicamente nel 1916 a 33 anni e molte delle sue opere andarono poco dopo distrutte. Dinamismo di un cavallo in corsa + case è l’unica scultura sopravvissuta realizzata con materiali diversi che vengono elencanti come mezzo della “emozione” plastica del manifesto della scultura di boccioni: “anche venti materiali diversi possono concorrere in una sola opera […] vetro, legno, cartone, ferro, cemento, crine, cuoio, stoffa, luce elettrica, ecc.”

Per la prima volta, da quando hanno lasciato lo studio di Boccioni, in questa esposizione sono state raccolte con la scultura pitture e disegni di Boccioni sul tema del cavallo senza cavaliere. La mostra comprende circa venti opere provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, italiane ed estere. Le sculture dei contemporanei di Boccioni di soggetto equestre documentano la complessa relazione tra il Futurismo, il monumento pubblico equestre in Italia (Calandra, Bistolfi, Balzico) e il bronzo da “salon” (Meunier, Trobetzkoy, Barye e Degas).

Fred Licht, storico dell’arte e specialista della scultura moderna è il curatore della mostra. Il catalogo, progettato graficamente da Michela Scibilia e pubblicato dal museo Guggenheim, è interamente illustrato e comprende saggi di Fred Licht (su Boccioni e il soggetto equestre al volger del secolo), di Ester Coen (sull’aspetto futurista dell’opera di Boccioni Dinamismo di un cavallo in corsa) e di Sergio Angelucci (una rilettura critica della scultura di Boccioni basata su una nuova documentazione e sulle scoperte avvenute durante il restauro dell’opera, da lui compiuto). Il catalogo inoltre riporta la scheda critica di Angelica Rudenstine dedicata alla scultura di Boccioni, come appare nel premiatissimo catalogo ragionato della Collezione Peggy Guggenheim (1985).

Umberto Boccioni: Dinamismo di un cavallo in corsa + case riceve il contributo della Murray and Isabella Rayburn Foundation, di new York. La Rayburn Foundation ha sponsorizzato insieme alla Collezione Peggy Guggenheim altre precedenti mostre: Omaggio a Lucio Fontana (1987) e Immagini Italiane (1993). Alitalia è il vettore ufficiale delle mostre della Collezione Peggy Guggenheim.

La Regione Veneto contribuisce annualmente ai programmi didattici e culturali della Collezione Peggy Guggenheim. Un depliant informativo gratuito per le scuole, su Boccioni e il Futurismo è stato scritto e stampato grazie al sostegno dell’Assessorato alla Pubblica istruzione (Servizi Educativi) del comune di Venezia e di Intrapresæ Collezione Guggenheim.

La mostra è la seconda di una serie di rassegne dedicate agli artisti, temi, e capolavori della Collezione Peggy Guggenheim. La prima è stata Alberto Giacometti dalle collezioni Guggenheim e Nasher e la terza sarà focalizzata su Lo studio (1928) di Picasso, in preparazione per novembre 1996. Queste mostre sono rese possibili grazie all’annuale contributo di un gruppo di importanti aziende italiane, le Intrapresæ Collezione Guggenheim: Aermec, ArcLinea, Bisazza Mosaico, Cartiere Miliani Fabriano, Gruppo 3M Italia, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Impresa Gadola, Luciano Marcato, Permasteelisa, Pomellato, Reggiani Illuminazione, Rex Built-In, Sàfilo Group, Swatch.