“Sotto la lente”: sui canali social del museo una serie di video raccontano gli interventi di conservazione e restauro su alcuni capolavori della Collezione.

Venezia, 9 novembre 2021 - Che cosa hanno in comune Pablo Picasso, Piet Mondrian e Jackson Pollock? Grandi maestri del XX secolo i cui capolavori sono oggi conservati alla Collezione Peggy Guggenheim, collezionati con fiuto e lungimiranza dalla mecenate americana tra la fine degli anni ’30 e il corso degli anni ’40 del Novecento. Lo studio (1928) di Picasso, Composizione n. 1 con grigio e rosso 1938 / Composizione con rosso 1939 (1938 – 39) di Mondrian, Alchimia (1947) di Pollock: tre magistrali esempi di cubismo, astrazione ed Espressionismo astratto americano, che per motivi differenti sono passati sotto la lente esperta del dipartimento di conservazione del museo.

A partire dall'11 novembre e per i successivi giovedì, la Collezione racconta, attraverso le parole di Luciano Pensabene Buemi, conservatore del museo, sui propri canali social i progetti di conservazione e restauro che vedono protagoniste queste tre monumentali tele insieme ad aneddoti e criticità legate allo studio di ricerca e conservazione che ciascuna opera porta con sé. I progetti legati ad Alchimia, Lo studio e Composizione n. 1 con grigio e rosso 1938 / Composizione con rosso 1939, quest’ultimo tutt’ora in corso, vedono la preziosa collaborazione, oltre che del Solomon R. Guggenheim Museum di New York, dei laboratori CNR dell'Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale e dell'Istituto di Scienze e Tecnologie Chimiche, appartenenti alla piattaforma MOLAB dell'Infrastruttura di ricerca per le scienze del patrimonio E-RIHS, nonché dell’Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze, che ha ospitato il restauro dell’iconica opera di Pollock.

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