#MarkTobey

Venezia, 5 maggio 2017

È stata presentata oggi alla stampa la mostra Mark Tobey. Luce filante, a cura di Debra Bricker Balken, alla Collezione Peggy Guggenheim dal 6 maggio al 10 settembre 2017.

Alla presenza di numerosissimi giornalisti e critici, il direttore del museo Philip Rylands ha introdotto al pubblico la mostra definendola “un meritato tributo, che vede la luce dopo oltre dieci anni di studi e ricerche da parte della curatrice, a Mark Tobey, artista che ha lasciato un segno indelebile, e ancora non del tutto riconosciuto, nella storia dell’astrazione e del modernismo americano del XX secolo”. “Intima ed elegante”, così Francesca Lavazza, membro del Consiglio di Amministrazione dell’omonima azienda, main-sponsor dell’esposizione, e dal 2016 membro del Board of Trustees della Fondazione Solomon R. Guggenheim, ha proseguito, dimostrando tutto il suo entusiasmo nei confronti di questa retrospettiva, che celebra “un grandissimo solista e interprete dell’arte del ‘900”. Ha salutato il pubblico anche Judith F. Dolkart, direttrice della Addison Gallery of American Art, Phillips Academy, Andover, Massachusetts, che ha organizzato la mostra, sottolineando “il grande ritorno a Venezia di Tobey, dopo la sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 1958, anno in cui riceve il Premio del Comune di Venezia”. Ha preso infine la parola la curatrice, la studiosa Debra Bricker Balken, introducendo ai presenti la complessa e affascinante figura di questo artista “vagabondo”, che visse tra Seattle, New York, Hong Kong, Shanghai, Kyoto e l’Europa, e che, proprio grazie a questo suo errare, “è riuscito ad espandere il linguaggio del Modernismo americano al di là della sua contemporaneità. Fortissima è l’enfasi spirituale con cui Tobey ha permeato tutte le sue opere, derivante proprio dalla sua passione per la cultura e religione orientali”. In occasione della presentazione alla stampa, è stata inoltre annunciata la collaborazione pluriannuale tra il museo veneziano e lo storico marchio di caffè Lavazza, collaborazione che conferma il costante impegno dell’azienda a favore della promozione artistica e culturale in tutto il mondo.

Mark Tobey. Luce filante è della più esaustiva retrospettiva degli ultimi vent’anni, in Europa, dedicata a Tobey e la prima in assoluto in Italia. Con 66 dipinti, che spaziano dalle produzioni degli anni ’20 fino ad arrivare agli anni ’70, la mostra indaga la portata della produzione artistica di Tobey e rivela lo straordinario, quanto radicale, fascino del suo lavoro. L'esposizione si configura come un attento riesame della produzione artistica di Tobey, tra i maggiori artisti americani a emergere negli anni ’40, in quel decennio clou che vide la nascita dell’Espressionismo astratto, riconosciuto come figura d’avanguardia, precursore con la sua “scrittura bianca” di quelle innovazioni stilistiche introdotte di lì a poco dagli artisti della Scuola di New York, quali Jackson Pollock.

Mark Tobey. Luce filante è resa possibile grazie al generoso sostegno di Sidney R. Knafel Exhibition Fund, Peter ed Elizabeth Currie, Stephen C. e Katherine D. Sherrill, e della Josef and Anni Albers Foundation. L’importante contributo di Douglas e Janet True ha reso possibile la pubblicazione del catalogo.

A Venezia la mostra Mark Tobey. Luce filante è realizzata grazie al sostegno di Lavazza in qualità di Global Partner della Fondazione Solomon R. Guggenheim. Tale collaborazione, nata quattro anni fa, evidenzia come l’avanguardia sia un valore innato e fonte d’ispirazione per Lavazza fin dalla sua fondazione a Torino nel 1895.

Il programma espositivo della Collezione Peggy Guggenheim è sostenuto dagli Institutional Patrons - EFG, Lavazza, e Regione del Veneto, da Guggenheim Intrapresæ e dal Comitato Consultivo del museo. I progetti educativi correlati all’esposizione sono realizzati grazie alla Fondazione Araldi Guinetti, Vaduz.