Il 20 novembre la Regione Piemonte e la Città di Vercelli, in collaborazione con la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, inaugurano nello spazio espositivo Arca, nell’ex chiesa di San Marco, la mostra “Peggy Guggenheim e la nuova pittura americana”, che aprirà al pubblico il 21 novembre.
La mostra, a cura di Luca Massimo Barbero, è la seconda parte di un unico grande progetto espositivo, iniziato nel novembre dello scorso anno con lo straordinario successo di “Peggy Guggenheim e l’immaginario surreale”.
Le sale di Arca nel corso di tre anni ospiteranno una trilogia che porta in scena le avanguardie artistiche della prima metà del XX secolo, attraverso le scelte e le passioni di Peggy Guggenheim, riunendo così a Vercelli i capolavori storici del Novecento.
“Peggy Guggenheim e la nuova pittura americana” si focalizza sugli anni americani di Peggy Guggenheim, attraverso un viaggio fra le opere degli artisti che la mecenate conosce durante il suo soggiorno a New York ed espone nella sua galleria Art of This Century, stimolando così un nuovo e vivace dibattito sull’identità dell’arte statunitense. In piena seconda guerra mondiale, in questo milieu newyorkese, la collezionista scopre e promuove con intuizione e coraggio straordinari giovani artisti sconosciuti, che di lì a poco saranno riconosciuti come i maestri dell’arte americana.
La mostra presenta le opere di ventuno artisti, tra cui in particolare Jackson Pollock e Mark Rothko, insieme a Franz Kline, Robert Motherwell, Arshile Gorky, Willem de Kooning, Sam Francis, Hans Hofmann – protagonisti assoluti dell’Espressionismo Astratto – concesse in prestito straordinario dalle collezioni veneziane e newyorchesi dei musei Guggenheim, nonché dipinti provenienti da prestigiose collezioni private e dai lasciti degli artisti, rappresentati in Europa dalla American Contemporary Art Gallery di Monaco.
Centrale nel percorso espositivo è la figura di Jackson Pollock il cui mito nasce proprio grazie a Peggy Guggenheim, che portò il giovane artista a divenire uno dei protagonisti della scena artistica internazionale postbellica. A Vercelli vengono esposte quattordici sue opere, un numero assolutamente straordinario per un grande maestro raramente esposto anche per l’estrema fragilità dei suoi lavori, per questo rari e quindi poco noti al pubblico italiano.
Di assoluto interesse anche Mark Rothko, all’Arca con alcune opere rarissime degli anni ’40, non presenti nella mostra monografica di Roma dello scorso anno, e Franz Kline, altro esponente della pittura gestuale con i suoi caratteristici segni neri su fondo bianco.
La mostra realizzata con la collaborazione produttiva di Giunti Arte mostre musei, che ne pubblica anche il catalogo, prevede un intenso programma di iniziative di promozione e di supporto informativo e didattico.
“Peggy Guggenheim e la nuova pittura americana” rientra nel calendario delle manifestazioni di “Contemporary Arts Torino Piemonte”, promosso da Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino.
La mostra è realizzata inoltre grazie al contributo di: Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Provincia di Vercelli, Banca Popolare di Novara , Sambonet, Oracle, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Zschimmer & Schwarz Italiana, Atena.
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