“L’ITALIA È PIÙ SURREALISTA DEL PAPA” (Salvador Dalí, 1935)
Il Surrealismo in Italia: convegno per il centenario del Manifesto surrealista
A cura di Gražina Subelytė, Giulia Ingarao, Hubertus Gassner
17-18 ottobre, ore 10-18
Auditorium Santa Margherita, Ca’ Foscari University, Venice
7 ottobre 2024 – In occasione del centenario della pubblicazione del Manifesto del Surrealismo, scritto da André Breton nell'autunno del 1924, la Collezione Peggy Guggenheim presenta L’Italia è più surrealista del Papa, convegno di due giorni, che si terrà il 17 e 18 ottobre negli spazi dell’Auditorium Santa Margherita, Università Ca’ Foscari Venezia. Con la curatela di Gražina Subelytė, Associate Curator Collezione Peggy Guggenheim, Giulia Ingarao, docente di Storia dell’arte moderna e contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Palermo, e Hubertus Gassner, storico dell’arte ed ex Direttore dell’Hamburger Kunsthalle di Amburgo, il convegno si propone di esplorare il ruolo dell’Italia nell’ambito del Surrealismo internazionale dagli anni venti del secolo scorso al secondo dopoguerra. Nel corso delle due giornate, si avvicenderanno sul palco dell’Auditorium studiosi e studiose di fama internazionale che presenteranno al pubblico nuove prospettive per rileggere il movimento surrealista e il suo legame con l’Italia in un’ottica del tutto originale, offrendo la possibilità unica di approfondire temi meno noti ma di grande importanza. Il convegno L’Italia è più surrealista del Papa è reso possibile grazie a KHR Family Fund, ed è organizzato in collaborazione con Università Ca’ Foscari Venezia.
Sebbene non si possa parlare di una scuola surrealista italiana, alcuni artisti italiani come Paolo Uccello, Piero di Cosimo e Giorgio de Chirico sono di grande ispirazione per la poetica del movimento, altri, invece, come Enrico Baj, creano opere che collimano con le tematiche surrealiste. Inoltre, artisti come Leonora Carrington, Salvador Dalí, Leonor Fini, Edward James, Manina, Matta, Kay Sage e Pavel Tchelitchew vengono influenzati, ciascuno a suo modo, dall’arte e dalla cultura italiana: alcuni sono ispirati dal linguaggio artistico italiano, mentre altri, quelli che vivono in Italia per vari periodi di tempo, sono influenzati dalle esperienze qui vissute. Il convegno intende esaminarne la vita e le opere, analizzando singoli casi studio del periodo pre e postbellico, sovvertendo così il ruolo marginale attribuito all’Italia nello sviluppo del Surrealismo. Tra le varie tematiche, verranno approfonditi gli ambienti e l’architettura surrealista in Italia, nonché il più ampio contesto internazionale dei musei, delle gallerie e del collezionismo privato. Infine, aspetto non meno importante, si farà il punto sul modo in cui il Surrealismo è stato al centro delle discussioni nei circoli intellettuali in Italia grazie a mostre e riviste. Attraverso lo studio analitico del quadro culturale italiano L’Italia è più surrealista del Papa offrirà la straordinaria opportunità di una analisi del Surrealismo e del suo rapporto con il nostro paese, presentando argomenti innovativi volti a mappare ed esaminare tematiche e prospettive cruciali. Il convegno è aperto al pubblico, la partecipazione è gratuita, fino a esaurimento posti.
PROGRAMMA DELLE GIORNATE
giovedì 17 ottobre, 10-18
Il Surrealismo e l’Italia: prima, durante, dopo
Victoria Noel-Johnson Un gioco surreale che getta fumo negli occhi: il collezionismo surrealista di opere di Giorgio de Chirico degli anni dieci e venti del Novecento
Stefania Portinari “La poésie se fait dans les bois”. Elementi botanici e piccoli sogni nell’Italia degli anni venti
Matthew Gale “I nostri buoni amici surrealisti”: il caso di Marco Levi Bianchini
Anna Watz Eredità e appropriazioni da Giorgio de Chirico nell’opera di Kay Sage e Gertrude Abercrombie
Il Surrealismo e il Rinascimento
Tessel M. Bauduin “Una visione grandiosa del cosmo e dell'inconscio”: Piero di Cosimo nel Surrealismo, con considerazioni su Paolo Uccello e Giuseppe Arcimboldo
Giulia Ingarao La cultura rinascimentale alle origini della cosmologia organica di Leonora Carrington
Alyce Mahon La torre del surreale: Leonor Fini e la tradizione italiana
Giuliana Altea e Antonella Camarda Bona. Un percorso surrealista tra Italia e Francia
Musei, gallerie, collezioni
Oliver Tostmann Da Hartford a Roma: Il viaggio di “Chick” Austin in Italia nel 1937
Alice Ensabella La mostra “Têtes composées d’Arcimboldo” alla Galerie Furstenberg nella primavera del 1954
Alessandro Nigro “Those hills of Tuscany remain on my brain. I fear I am possessed by Italy”: la Parigi degli anni trenta, i surrealisti, la fascinazione per l’Italia e gli Old Masters nella corrispondenza di Marie-Laure de Noailles con Bernard Berenson
venerdì 18 ottobre, 10-18
Dalí e l’Italia
Annabelle Görgen-Lammers Terre italiane bruciate dal desiderio sulla spiaggia di Cadaqués
Elliott H. King La campagna italiana di Salvador Dalí: misticismo, hiparxiologi e Divina Commedia
Il Surrealismo nell’Italia postbellica
Gavin Parkinson Bajografia surrealista
Jérôme Duwa Jean-Jacques Lebel in Italia (1955–1961): “Front Unique”, fronte critico
Abigail Susik Il Surrealismo del dopoguerra esposto a Milano: la prima Mostra Internazionale del Surrealismo in Italia, 1959
Ambra D’Antone Una rilettura “a freddo” del Surrealismo nell'Emilia Romagna degli anni sessanta
Paulina Caro Troncoso Verso una “morfologia storica”: Il Surrealismo di Matta in Italia
Terri Geis La magia al neon di Manina nella Venezia del dopoguerra
Giulia Tulino Pavel Tchelitchew e Charles Henri Ford tra Stati Uniti e Italia nel secondo dopoguerra
Ambienti surrealisti
Tobia Bezzola Il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle
Hubertus Gassner e Ute Janssen La Casa dello Stregone di Edward James: una casa surrealista?