La Collezione Peggy Guggenheim per il Campiello Giovani. Così la cinquina finalista del prestigioso premio darà voce ad alcuni capolavori del museo veneziano.

Venezia 15 giugno 2021 – Per il primo anno la Collezione Peggy Guggenheim collabora con il Campiello Giovani, concorso letterario rivolto ai ragazzi tra i 15 e i 22 anni, organizzato dalla Fondazione Il Campiello - Confindustria Veneto, proseguendo così il suo percorso rivolto al dialogo e all’ascolto degli under 25, la cosiddetta Generazione Z. Il museo veneziano invita la cinquina finalista della 26^ edizione del prestigioso premio a scrivere un breve racconto traendo ispirazione da una selezione di opere della Collezione dalla forte carica narrativa. Tra queste emergono dipinti iconici di Marc Chagall, Giorgio de Chirico, Vasily Kandinsky, Salvador Dalí, Jackson Pollock, affiancati da lavori meno noti al grande pubblico, ma dalle significative potenzialità evocative, di Albert Gleizes, Germaine Richier, Clyfford Still e Grace Hartigan.

Entro il 31 luglio 2021 ciascun finalista dovrà consegnare un racconto breve, di massimo 2500 battute, che prenda spunto da una delle opere suggerite, in chiave assolutamente immaginifica e creativa. I testi finali verranno letti dai rispettivi autori nel corso di un evento che si terrà a settembre alla Collezione Peggy Guggenheim, e saranno condivisi sui canali social del museo, sotto forma di animazioni video che daranno vita alle parole dei cinque giovani scrittori. Per dare la possibilità alla cinquina di approfondire la conoscenza delle opere, che sono ispirazione e spunto per gli scritti, è stata regalata a ciascuno di loro la membership card della Collezione.

Grazie alla collaborazione con il Campiello Giovani, il museo intende interpretare il pensiero della sua fondatrice, facendosi “laboratorio di ricerca per nuove idee […], servendo il futuro invece di registrare il passato”. Oltre ad essere stata una grande collezionista, va ricordato che Peggy Guggenheim ha amato profondamente anche la letteratura. Il suo esordio professionale fu nella libreria newyorkese del cugino, la Sunwise Turn, dove conobbe il primo marito Laurence Vail, e in vita, oltre agli artisti sostenne anche diversi scrittori, tra cui Djuna Barnes, che proprio grazie all’aiuto finanziario della collezionista scrisse il capolavoro narrativo Nightwood (1936). Aiutò economicamente riviste letterarie d’avanguardia, come The Little Review, che per prima pubblicò in America l’Ulisse di James Joyce, e fu autrice della sua biografia Out of This Century. The Informal Memoirs of Peggy Guggenheim, edita per la prima volta nel 1946.

“Convinti della necessità di proposte educative di qualità, desiderosi di attivare programmi destinati ai giovani, e certi che il talento della cinquina finalista del Campiello Giovani saprà interpretare al meglio questo confronto, invitiamo i protagonisti del concorso a cimentarsi con le potenzialità narrative di alcune opere della collezione permanente interpretando le modalità comunicative ed espressive proprie di questo nostro nuovo presente”, afferma la direttrice del museo Karole. P. B. Vail.

Enrico Carraro, Presidente di Confindustria Veneto e della Fondazione Il Campiello aggiunge: “Il Campiello rappresenta il fiore all’occhiello degli Industriali del Veneto e il Campiello Giovani uno spazio prezioso per la creatività dei ragazzi. Per questo, siamo molto felici di inaugurare questa nuova collaborazione con la Collezione Peggy Guggenheim che ci permette, ancora una volta, di superare le classiche divisioni tra le arti, creando così un vero e proprio laboratorio creativo che, grazie al talento dei “nostri” giovani scrittori, saprà unire arte e scrittura.”

Alla luce del “Manifesto per la rinascita”, presentato dal museo lo scorso febbraio, che ruota attorno alle parole chiave ISPIRAZIONE, SOSTENIBILITÀ e PRESENTE, questa partecipazione della Collezione al Campiello Giovani, incentrata sullo stimolo creativo e reciproco tra arte e scrittura, abbraccia a pieno il tema dell’ispirazione.