Il 15 novembre 1986, alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, si inaugura una mostra (aperta al pubblico dal 16 novembre) dedicata al maestro francese Jean Dubuffet che verrà esposta assieme ad opere rappresentative di quella che Dubuffet stesso chiamò “Art Brut”. Questa sarà la prima occasione in cui le opere di Dubuffet e quelle dell’Art Brut saranno presentate contemporaneamente, e questa mostra può essere considerata la prima grande rassegna dedicata a Dubuffet a Venezia dal 1964.

Secondo gli accordi che prevedono un contributo dell’United Technologies Corporation, per il secondo anno la Collezione Peggy Guggenheim rimarrà aperta nei mesi invernali con una mostra temporanea nelle gallerie di Palazzo Venier dei Leoni. Per la prima volta nella storia della Collezione Peggy Guggenheim, la mostra potrà essere visitata durante tutto l’inverno chiudendo solo il 16 marzo 1987 in preparazione della riapertura della Collezione permanente in aprile.

Dubuffet sarà rappresentato esclusivamente da opere provenienti dalle collezioni della Fondazione Solomon R. Guggenheim, in gran parte dal Museo Solomon R. Guggenheim. La mostra verrà integrata da un importante prestito di circa 40 opere provenienti dalla Collection de l’Art Brut di Losanna, istituzione che, fondata nel 1976, ha ricevuto la donazione della collezione personale di Art Brut appartenente a Dubuffet.

Dubuffet, morto nel 1985 all’età di 84 anni, è riconosciuto come uno dei più originali geni artistici dell’arte europea del dopoguerra. “Art Brut” è il nome che Dubuffet stesso ha dato all’attività espressiva di psicopatici, medium e dilettanti; il termine vuole indicare una creatività di tipo elementare in contrapposizione alla produzione di artisti realmente inseriti nell’ambito delle correnti culturali ufficiali.

La mostra, che non sarà itinerante, è curata da Thomas M. Messer, Direttore della Fondazine Solomon R. Guggenheim e da Fred Licht, Curatore della Collezione Peggy Guggenheim. Il catalogo sarà pubblicato da Arnoldo Mondadori Editore.