In concomitanza con il Centenario della Biennale di Venezia, la Collezione Peggy Guggenheim presenta una mostra intitolata “Frank Gehry a Bilbao: Il Museo a tutto campo”, una mostra di progetti architettonici di Frank Gehry per il Guggenheim Museum Bilbao. Questo nuovo museo di trova a Bilbao in Spagna ed è attualmente in fase di costruzione, si prevede la sua apertura per l’estate del 1997. La mostra è allestita in cinque sale della nuova ala, recentemente acquisita e restaurata della Collezione, e rimarrà aperta dal 7 giugno al 15 ottobre 1995.
“Frank Gery a Bilbao: Il Museo a tutto campo” mette in evidenza il processo con il quale Gehry realizza il suo progetto finale per Bilbao. Le caratteristiche peculiari del metodo di progettazione dell’architetto sono rivelate nella mostra grazie a cinque modelli architettonici, centinaia di pezzi che compongono il modello, quaranta schizzi originali, bozzetti e stanze che rievocano lo studio di Gehry a Santa Monica. L’uso innovativo di Gehry del programma per la progettazione a computer noto come ‘Catia’ sarà inoltre dimostrato attraverso un programma a computer a ripetizione continua trasferito su quattro schermi.
Il progetto di Gehry per il Guggenheim Museum Bilbao è stato selezionato da una giuria al termine di un concorso internazionale nel 1991. Il suo particolare progetto consiste in una serie di edifici interconnessi realizzati in calcare, che hanno come nucleo centrale un atrio di dimensioni straordinarie. Le strutture plastiche dei tetti e dei muri in titanio comprendono una gamma di forme curvilinee che unificano il progetto in un’unica composizione architettonica.
Sviluppando questo progetto per il museo, Gehry inizialmente ha lavorato con modelli in carta e in legno di varie dimensioni, manipolando e perfezionando le forme che costituiscono l’edificio. Ha quindi adoperato il programma di computer ‘Catia’ per rilevare esattamente ogni punto sulla superficie curvilinea del plastico. I dati quindi forniti dal computer sono poi stati utilizzati per controllare la fresatrice, che ha riprodotto in perfetta scala le forme dell’edificio. Dopo aver riconfermato l’esattezza dei dati in computer in base al plastico ottenuto, questi dati sono diventati la fonte primaria d’informazione per il controllo dimensionale della realizzazione di specifici sistemi di costruzione, come l’acciaio per le strutture e il taglio automatizzato degli altri materiali da costruzione come la pietra.
‘Catia’ è un programma grafico tridimensionale estremamente avanzato e creato in origine per l’industria aereospaziale, per rilevare le superfici curve da definire in serie di numeri finiti. Il programma permette di tentare nuove soluzioni plastiche, mantenendo il controllo tra la geometria delle forme e la loro realizzazione con modalità che la progettazione bidimensionale tradizionale prima non permetteva.
L’edificio di 24.000 mq. di Gehry crea un forte punto di riferimento, chiaramente visibile, a Bilbao. Il museo è uno dei maggiori punti focali di un programma di sviluppo globale e di ridefinizione architettonica attualmente in corso nella città, collocato al centro di una zona culturale formata dal Museo de Bellas Artes, dalla Universidad de Deusto e dal Teatro d’Opera. È costruito su un sito triangolare lungo le sponde del fiume Nerviòn, che da più di 500 anni rappresenta il centro dei cantieri navali, delle attività commerciali e industriali della città. Il sito si espande sotto uno dei ponti più trafficati di Bilbao, il Puente de la Salve, che risulta incorporato nel progetto. Con il suo tetto altissimo, che ricorda un “Fiore Metallico”, il museo rianimerà la riva del fiume e fungerà da entrata spettacolare alla città.
“I musei d’arte – commenta Gehry – sono letteralmente e metaforicamente punti di intersezione per tutte le maggiori città del mondo”. “Il sito di questo museo collocato proprio sulla curva del fiume Nerviòn ci da l’opportunità di creare quel tipo di intersezione a Bilbao. Per un architetto è un vero privilegio avere una simile opportunità, far parte di un processo di rinnovamento e valorizzazione del tessuto urbano”.
Il Guggenheim Museum Bilbao aggiunge un altro monumento architettonico al gruppo internazionale dei musei Guggenheim. La Fondazione Guggenheim attualmente gestisce tre grandi musei: Il Museo Solomon R. Guggenheim, progettato da Frank Lloyd Wright e restaurato ed ampliato nel 1992 da Gwathmey Siegel & Associates; il Museo Guggenheim Soho, progettato da Arata Isozaki e aperto al pubblico nel 1992, e la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, recentemente rinnovata e ampliata.
Frank Gehry ha fondato nel 1962 la Frank O. Gehry and Associates, Inc., ed è ora considerato uno dei maggiori e più autorevoli architetti del suo tempo. Gehry è noto a livello internazionale per la sua particolare architettura, che ingloba nuove forme e nuovi materiali (come rame, acciaio, zinco, titanio e pietre locali) e risulta estremamente sensibile al contesto culturale e visivo dell’ambiente. Gehry ha realizzato progetti per residenze, musei, biblioteche, scuole, negozi, auditori, uffici, ristoranti ed edifici pubblici, ed ha realizzato numerosi progetti in Europa, Giappone e Stati Uniti. Fra i più notevoli progetti culturali troviamo l’American Center a Parigi (1994), il Frederick R. Weisman Art Museum della University of Minnesota di Minneapolis (1993), il Vitra International Furniture and Manufacturing Facility and Museum in Weil am Rhein in Germania (1990), e lo spazio espositivo “Temporary Contemporary” per il Los Angeles Museum of Contemporary Art (1983).
Gehry ha ricevuto i più prestigiosi premi conferiti a un architetto o a un artista, compresi il Pritzker Architecture Prize nel 1989, il Japanese Præmium Imperial Award nel 1992, e l’inaugurale Dorothy and Lillian Gish Prize nel 1994. Il suo lavoro è stato in precedenza il tema di una grande retrospettiva organizzata dal Walker Art Center, a Minneapolis, poi allestita al Whitney Museum of American Art di New York nel 1986.
“Frank Gery a Bilbao” è stata curata e ideata da Joseph Giovannini, critico e architetto di New York. La mostra è stata sponsorizzata da Hugo Boss. Un significativo contributo è stato generosamente offerto da Permasteelisa ‘Technology in Architecture’. Un’assistenza aggiuntiva è stata data grazie alla generosità di Lufthansa German Airlines.