Ultimi giorni per visitare la mostra dedicata a Ileana Sonnabend, in attesa dell’apertura di Temi&variazioni. Scrittura e spazio e della personale di Gastone Novelli.
Si chiude domenica 2 ottobre Ileana Sonnabend. Un ritratto italiano, prezioso omaggio che la Collezione Peggy Guggenheim ha dedicato alla celebre gallerista e collezionista, instancabile promotrice delle nuove avanguardie europee e americane del secondo dopoguerra, e al suo amore incondizionato per l’Italia, visto attraverso gli occhi di oltre cinquanta maestri dell’arte contemporanea, esposti a Palazzo Venier dei Leoni con più di sessanta capolavori. Accolta con profondo entusiasmo da parte della stampa nazionale e internazionale, e del pubblico, l’esposizione ha registrato in 102 giorni d’apertura, dal 29 maggio ad oggi, 140.000 visitatori, con una media giornaliera di 1.370 persone, che hanno potuto ammirare le opere di artisti nazionali e internazionali tra cui Pistoletto, Merz, Fontana, Manzoni, Rauschenberg, Twombly, Koons, Sugimoto, Esser. “Diana cacciatrice di qualità” (Achille Bonito Oliva, la Repubblica), “la lady di ferro dell’arte” (Francesco Bonami, il Riformista), “la più grande mercante d’arte del Novecento, tenace scopritrice di talenti” (il Sole 24 ore), “dall’inconfondibile spirito pionieristico” (Financial Times), a cui la Collezione Peggy Guggenheim ha riservato “una mostra mirata e struggente” (Alberto Arbasino, la Repubblica).
L’attesa è ora per l’apertura il 15 ottobre di Temi&Variazioni. Scrittura e spazio, a cura di Luca Massimo Barbero. Capolavori della collezione di Peggy Guggenheim appartenenti alle avanguardie del primo Novecento si confrontano tematicamente e scientificamente con opere del secondo dopoguerra, fino a lambire i confini della contemporaneità, per osservare l'evoluzione di temi e segni in nuove forme espressive. Dalla "scrittura" dei collage di Picasso e Carrà si passa ai lavori a tutto campo di Stingel messi in dialogo con la scrittura espressionista di Pollock, e dal cosmo di Tamayo si approda allo “spazio” assoluto di Morellet e Duff. E’ all’interno di questo percorso tra scrittura e materia che si inserisce l’omaggio a Gastone Novelli (1925 – 1968), tra i principali protagonisti dell’arte italiana degli anni ’50 e ’60. Gastone Novelli e Venezia, sempre a cura di Luca Massimo Barbero, in collaborazione con l’Archivio Gastone Novelli di Roma, intende ricostruire il rapporto che legò l’artista a Venezia, portando in mostra una serie di opere inedite, mai esposte prima, accanto ai preziosi taccuini degli anni ’60 in cui Novelli raffigurò la città lagunare, sua costante fonte d’ispirazione, e ai lavori realizzati tra il ’64 e il ’68, alcuni dei quali dedicati alla città o creati nello studio veneziano. La mostra rimarrà aperta fino all'1 gennaio 2012.