Buon 2006 dalla Collezione Peggy Guggenheim, per un anno d’arte e di eventi

La Collezione Peggy Guggenheim saluta il 2006 archiviando un 2005 da record con oltre 350,000 visitatori, alcune migliaia in più rispetto al 2004, nonostante le oltre tre settimane di chiusura del museo per i lavori di manutenzione dello scorso gennaio. Lunedì 1 gennaio il museo sarà regolarmente aperto dalle 10 alle 18: in mattinata Barbero 1891 offrirà il consueto brindisi di capodanno a tutti i visitatori che vorranno dare il benvenuto al nuovo anno tra i capolavori della collezione. Philip Rylands, direttore della Collezione Peggy Guggenheim è lieto, ancora una volta, di ringraziare Barbero 1891 per il sostegno e la partecipazione ai festeggiamenti che il museo tiene in questo, come in altri momenti dell’anno.

Sarà questa una piacevole opportunità per scambiare gli auguri con i visitatori e tutti i soci della Collezione, che potranno anche rinnovare la quota sociale. Il primo appuntamento del nutrito calendario delle attività degli Amici della Collezione è il 18 febbraio con la visita a Modena della mostra INFORMALE. Jean Dubuffet e l’arte europea 1945-1970, guidata da Luca Massimo Barbero, Associate Curator della Collezione Peggy Guggenheim.

L’8 gennaio si conclude la mostra Il Diaframma di Lanfranco Colombo. I maestri della fotografia, che ha suscitato un grandissimo interesse tra gli appassionati e gli addetti ai lavori della fotografia per il percorso originale e emozionante delle immagini esposte. L’omaggio attribuito a Lanfranco Colombo si deve alla tenacia e alla generosità della Fondazione 3M, che ha portato alla Collezione Peggy Guggenheim un “pezzo” della storica della galleria milanese Il Diaframma.

Il 5 febbraio apre al pubblico la mostra Venezia: la scena dell’arte 1948-1986 che in oltre 150 scatti di foto-reportage ripercorre e testimonia i legami tra Peggy Guggenheim e gli artisti del panorama internazionale, che calcavano il palcoscenico dorato delle Biennali di quegli anni.

Lo snodarsi della mostra negli straordinari ritratti di Picasso, Matisse, Giacometti, Dalí, Vedova, Fontana, Rauschenberg, per citarne solo alcuni, propone un percorso che non è solo testimonianza storica di una realtà importante della città lagunare, ma è soprattutto testimonianza artistica degli eventi che hanno segnato il mondo dell'arte del periodo postbellico. L’esposizione, curata da Luca Massimo Barbero, è resa possibile grazie alla collaborazione con l’ArchivioArte Fondazione, un nuovo progetto della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.