21 giugno 2002, la Collezione Peggy Guggenheim e il Canton Argovia onorano la memoria di Peggy Guggenheim con uno scambio di doni

Per onorare le origini svizzere della famiglia Guggenheim, che emigrò da Lengnau, Argovia all’inizio del diciannovesimo secolo, il Canton Argovia in collaborazione con la Fondazione Solomon R. Guggenheim, ha finanziato l’acquisto di due stampe di una storica foto di Peggy Guggenheim (1898-1979) ritratta dal noto fotografo ungherese André Kertész.

Una si trova dal 3 aprile 2002 al Kunsthaus di Argovia mentre l’altra verrà donata alla Collezione Peggy Guggenheim, Venezia. Una cerimonia, che segue quella in Argovia del 3 aprile 2002, per celebrare questa collaborazione tra il Canton Argovia e la Fondazione Solomon R. Guggenheim, avrà luogo venerdì 21 giugno, a Palazzo Balbi, sede dalla Giunta regionale del Veneto, alla presenza di un rappresentante del Segretario di Stato per la Cultura, i membri del comitato consultivo della Collezione Peggy Guggenheim e Philip Rylands, direttore della Collezione Peggy Guggenheim.

Rainer Huber, Segretario di Stato per la Cultura ha commentato: “Questa felice e simbolica occasione, segnata dalla tangibile acquisizione dell’importante opera fotografica, vuole ricordare le origini svizzere di una così straordinaria dinastia come quella dei Guggenheim, le cui imprese industriali prima e di filantropia poi, che spaziavano dalla ricerca scientifica alla medicina, dallo studio per la pace al patrocinio e al collezionismo d’arte, rappresentano un episodio straordinario nella storia moderna americana.”

Thomas Krens, direttore della Fondazione Solomon R. Guggenheim, ha detto: “una delle missioni della Fondazione Guggenheim è quella di raccogliere opere di arte moderna, e se questa capita essere una fotografia di Peggy Guggenheim ritratta da uno dei maggiori esponenti della fotografia avanguardista, non possiamo che congratularci e ringraziare il Canton Argovia che l’ha resa possibile.”

Nel XVII secolo i Guggenheim furono una delle più importanti famiglie del ghetto di Lengnau. Nato a Lengnau nel 1792, Simon Guggenheim emigrò nel 1847 negli Stati Uniti in cerca di fortuna, portando con sè il figlio diciannovenne Meyer. Nel 1881 l’acquisto di due miniere vicino a Leadville, Colorado, permise d’incrementare rapidamente gli affari gestiti da Meyer ed i sette figli, creando uno dei più grossi imperi della storia industriale americana, con miniere di piombo, argento e soprattutto rame. Solomon Guggenheim, uno dei figli di Meyer fondò quello che oggi è il leggendario museo Guggenheim, costruito da Frank Lloyd Wright sulla Quinta Strada a New York.

Peggy Guggenheim, figlia di Benjamin Guggenheim, penultimo figlio di Meyer, mise insieme gran parte della sua collezione tra il 1938 ed il 1947, mentre viveva tra l’Europa e New York. Nel 1947 ritornò in Europa dove espose per la prima volta la sua collezione al pubblico in occasione della Biennale di Venezia del 1948. Poco dopo acquistò Palazzo Venier dei Leoni a Venezia, dove visse per oltre trent’anni e dove ancor’oggi sono le sue opere.

Nel 1945 Peggy Guggenheim venne fotografata da André Kertész nel suo appartamento sulla 61ma strada est a New York, dove viveva qualche anno dopo la separazione da Max Ernst. Nella fotografia è ritratta su una sedia a dondolo ideata dall’architetto Frederick Kiesler con sullo sfondo il dipinto di Paul Delvaux L’Aurore (luglio 1937), acquistato qualche anno prima a Londra.

L’ombra che si intravede a lato dello specchio convesso è prodotta da una bottiglia incrostata fatta da Laurence Vail, suo primo marito. Anche la collezione di orecchini di Peggy, tra i quali alcuni di artisti come Tanguy e Calder, è visibile sul muro. La fotografia con le sue componenti surrealiste, i riferimenti alla vita privata di Peggy, la presenza di opere d’arte ancor’oggi appartenenti alla collezione esposta in quella che fu la sua dimora, sono una perfetta sintesi fra ritrattistica allusiva ed opera d’arte in sé.

Nato a Budapest nel 1894, André Kertész comprò la sua prima macchina fotografica a cassetta all’età di diciassette anni. Nel 1925, si trasferì a Parigi, dove frequentò artisti avanguardisti come Brancusi, Man Ray, Chagall, Calder e Mondrian, ed i surrealisti, molti dei quali parteciparono alla sua prima mostra nel 1927. Kertész sperimentò le distorsioni ottiche per dare alle immagini del mondo intorno a sé degli strani effetti. Nel 1933 fece una serie di nudi fotografati attraverso specchi, dal titolo ‘distorsioni’, dopo i quali mitigò la sua componente surrealista per virare verso il realismo. Negli anni trenta raggiunse l’apice del successo: sue fotografie furono pubblicate su giornali tedeschi, francesi ed inglesi e fece mostre ad Essen ed in Belgio; pubblicò inoltre i suoi primi due libri, Enfants (1933) e Paris vu par André Kertész. Per poter lavorare con un’agenzia stampa si trasferì nel 1937 a New York e lì rimase sino alla morte nel 1985. Nel 1975 gli fu assegnata una sovvenzione della Fondazione John Simon Guggenheim.

Il foto-ritratto di Kertesz sarà esposto presso il museo veneziano come ricordo delle origini svizzere di Peggy Guggenheim e del generoso gesto simbolico promosso dal Canton Argovia.
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