Sei laboratori per famiglie attorno alla percezione visiva pensati per mettere alla prova il nostro occhio
Quante volte veniamo beffati da un’illusione ottica? Quasi quotidianamente ognuno di noi cade vittima di tranelli visivi che possono essere generati da alcune caratteristiche del nostro occhio, da fenomeni naturali, da effetti geometrici o da inganni prospettici.
Nel corso della sua storia, l’arte si è appropriata di diverse illusioni ottiche per sperimentare nuove forme di rappresentazione o, in alcuni casi, per prendersi gioco dello spettatore indagando, al contempo, concetti legati alla fruizione dell’opera e alla visione oggettiva e soggettiva dell’artista.
Dal trompe-l’œil della Camera Picta di Andrea Mantegna (1465 – 72), passando per le anamorfosi di Hans Holbein il Giovane o per i quadri destabilizzanti di Maurits Cornelis Escher arrivando all’Optical art e all’artista contemporaneo JR sono diverse le tecniche che saranno esplorate nel nuovo ciclo di laboratori rivolto alle famiglie sostenitrici della Collezione Peggy Guggenheim.
Sei attività che metteranno alla prova le capacità visive e percettive dei partecipanti e che accompagneranno le famiglie in un viaggio alla scoperta di ciò che è vero e di ciò che sembra esserlo ma non lo è.