Sede:
Collezione Peggy Guggenheim.

Curatori:
Antonio Homem, Philip Rylands.

Artistis:
Carlo Alfano, Giovanni Anselmo, Arman, John Baldessari, Bernd and Hilla Becher, Lawrence Beck, Pier Paolo Calzolari, Jim Dine, Elger Esser, Robert Feintuch, Tano Festa, Lucio Fontana, Gilbert & George, Philip Haas, David Hockney, Candida Höfer, Clay Ketter, Anselm Kiefer, Jeff Koons, Jannis Kounellis, Barry Le Va, Sol Lewitt, Roy Lichtenstein, Piero Manzoni, Mario Merz, Robert Morris, Bruce Nauman, Claes Oldenburg, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Anne and Patrick Poirier, Rona Pondick, Robert Rauschenberg, Andrea Robbins and Max Becher, James Rosenquist, Clifford Ross, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Haim Steinbach, Hiroshi Sugimoto, Cy Twombly, Wilhelm Von Gloeden, Andy Warhol, William Wegman, Robert Yarber, Gilberto Zorio.

Descrizione della mostra:
La mostra è stata un omaggio a Ileana Sonnabend, che per oltre cinquant'anni ha promosso le avanguardie ed è considerata tra le più grandi mercanti d'arte del suo tempo. Ileana Sonnabend sentiva una forte affinità con l'Italia, e per Venezia in particolare. Antonio Homem ha quindi attinto dalla sua conoscenza della Collezione Sonnabend per presentare la mostra con opere che hanno come filo conduttore l'Italia. Così, quattordici dei quasi cinquanta artisti rappresentati erano italiani, insieme a opere di artisti provenienti da Stati Uniti, Europa e Giappone, in vario modo legati all'Italia – ad es. tradizione cattolica nell'artigianato alpino nel Buster Keaton di Jeff Koons, cucina italiana nella Pop Art di Claes Oldenburg. Roy Lichtenstein ha utilizzato motivi dell'architettura classica mediterranea mentre le grandi tradizioni dell'iconografia italiana sono state rappresentate dalle opere di Robert Feintuch, Robert Rauschenberg e Cy Twombly. Hanno trovato posto in questa mostra anche la letteratura italiana, attraverso le opere di Arman e Robert Morris, le manipolazioni della pittura modernista italiana (Balla), l'architettura (Sant'Elia), il design (Alessi) e le evocazioni dei siti archeologici romani di Gilbert & George. Lo spettatore è stato così coinvolto in una meravigliosa esplorazione di topografia, cultura e tradizioni che continuano ancora a nutrire la produzione di arte contemporanea. In sintesi, questa mostra ha offerto l'opportunità di assistere pienamente all'eredità di Ileana Sonnabend e di apprezzare come questa sia rimasta in prima linea nell'arte contemporanea fino alla fine della sua vita.

Partnership:
Organizzata da Collezione Peggy Guggenheim insieme a Sonnabend Gallery, New York.

Catalogo:
Homem, Antonio e Rylands, Philip. Ileana Sonnabend. An Italian Portrait. Venice: Peggy Guggenheim Collection, 2011.

Due cataloghi, in inglese e italiano, con prefazioni di Richard Armstrong (Director, Solomon R. Guggenheim Foundation and Museum), Philip Rylands (Director, Peggy Guggenheim Collection), e saggi di Achille Bonito Oliva e Germano Celant. Contiene inoltre un'intervista con Antonio Homem di Philip Rylands e la lista delle opere con schede scritte da Mario Codognato.

Codice biblioteca: GUGG PGC 2011.05 (inglese), GUGG PGC 2011 .04 (italiano), and UFFICIO 2011.