Oltre il muro: arte e contesto
Oltre il muro: arte e contesto

Laboratorio con Alice Pasquini

Una serie di appuntamenti che prevedono un numero massimo di 30 partecipanti, di età compresa tra i 16 e i 25 anni, e che comportano l'impegno a partecipare a tutte le giornate previste per il laboratorio. Gli iscritti al laboratorio saranno divisi in 4 gruppi venerdì 20 novembre e a ognuno di loro sarà affidato un tema da sviluppare congiuntamente. Di seguito è riportato il calendario degli incontri.

Tutti gli incontri si tengono online su piattaforma Zoom e sono in lingua italiana.

programma
Venerdì 20.11.2020
ore 17.45–18.30
Incontro #1
Divisione dei partecipanti in 4 gruppi:
2 gruppi "Mural"
2 gruppi "Installazione"
Lunedì 23.11.2020
ore 17.45–18.30
Incontro #2
Come e perché trovare uno "spot": scegliere un luogo dove realizzare l’opera.
Esempi e immagini.
Dibattito: A cosa serve l’arte pubblica? Libertà d’espressione o imbrattamento?
Attività suggerita: Fotografare dei muri/luoghi della propria città dove si vorrebbe realizzare un intervento artistico.
Giovedì 26.11.2020
ore 10–10.45

Incontro #3
Condivisione delle foto scattate dai partecipanti.

ore 11–11.45 Dibattito: Come e perché si vorrebbe realizzare proprio lì l’opera?
Venerdì 27.11.2020
ore 10–11
Incontro #4
Confronto tra i gruppi e scelta di un'idea per gruppo.
ore 15–15.20 Incontro #5
Gruppo 1: Presentazione idee.
ore 15.20–15.40 Incontro #6
Gruppo 2: Presentazione idee.
ore 15.40–16.00 Incontro #7
Gruppo 3: Presentazione idee.
ore 16–16.20 Incontro #8
Gruppo 4: Presentazione idee.
Sabato 28.11.2020
ore 10–10.50
Incontro #9
Lavoro individuale nei vari gruppi.
ore 11–12 Incontro #10
I gruppi possono collegarsi con l'artista ogni volta che ne avranno bisogno per domande o consigli durante l'ideazione dell'opera.
ore 14–14.50 Incontro #11
Gruppi "Mural": L'artista e un ospite incontrano i partecipanti.
ore 15–15.50 Incontro #12
Gruppi "installazione": L'artista e un ospite incontrano i partecipanti.
Domenica 29.11.2020
ore 15–16
Incontro #13
Presentazione finale

Il laboratorio

Il laboratorio si propone di creare un’occasione di riflessione sulla trasformazione e il recupero urbano attraverso lo studio di diverse tecniche e la progettazione di una o più opere di arte pubblica. Si esaminerà cosa significa “fare” Street art, sotto quali forme la Street art si manifesta e quale sia stata l’evoluzione di questo linguaggio artistico dagli anni '50 sino a oggi. Si impareranno le relative tecniche di pittura, come gli stencil e l’uso di bombolette spray. I momenti di incontro si svilupperanno con una parte introduttiva, teorica e di confronto, e una parte pratica che avvicini i partecipanti a prendere confidenza con le tecniche e gli strumenti di lavoro. Da questi incontri nascerà l’idea dell’opera (immaginaria o digitale) che dovrà non solo essere un’espressione artistica, ma anche parlare alla cittadinanza, raccontare una storia e avere una funzione pubblica creativa.

La Street art è per sua natura sociale. È visibile da tutti, può veicolare messaggi, e quando porta a opere realizzate con l’intento di dare nuova vita a luoghi di degrado diventa un regalo per tutta la città. Nel corso del laboratorio si cercherà di prendere coscienza del modo di operare nel contesto pubblico, sui limiti esistenti tra legalità e illegalità, e delle problematiche tecniche che si possono trovare operando nel contesto urbano. Si cercherà inoltre di stimolare il senso civico e la creatività attraverso un’opera di rigenerazione collettiva e di portare i partecipanti a guardare lo spazio pubblico con un occhio diverso, a studiarne le possibilità attraverso un progetto, e ad applicarsi materialmente per la sua realizzazione.

L'artista

Alice Pasquini, in arte Alicè, è una street artist, illustratrice e scenografa. Dopo il diploma in pittura all’Accademia di Belle arti di Roma, ha conseguito un master in Critica delle arti all’Università Complutense di Madrid e, nella stessa città, frequentato un corso d’animazione all’Ars Animation School.

Artista poliedrica, ha sperimentato diverse tecniche, generi e mezzi espressivi. È tra le poche esponenti femminili della Street art affermate a livello internazionale. In strada i suoi lavori spaziano dai piccoli interventi su arredi urbani, ai murales di grandi dimensioni. La sua ricerca varia dalla narrazione della vitalità femminile, lontana dallo stereotipo donna-oggetto, alle installazioni con l’uso di materiali inconsueti. I suoi lavori sono visibili in varie città dove è stata chiamata a realizzare opere pubbliche di committenza appunto pubblica, tra cui Amsterdam, Barcellona, Berlino, Buenos Aires, Copenaghen, Londra, Marrakech, Mosca, Napoli, New York, Oslo, Roma e altre ancora. Fra i suoi progetti spicca Under Layers, il primo esperimento di Street art in 3D, realizzato a Ostia (2015). Dal 2015 è coinvolta nella riscoperta e valorizzazione del centro antico di Civitacampomarano, Campobasso, e dal 2016 è direttrice artistica del CVTà Street Fest. Nel 2017 ha partecipato a un Ted Talk.

Ha esposto alla Saatchi Gallery, Londra, all’Ambasciata USA, Roma, al MACRO – Museo di Arte Contemporanea di Roma, al Mutuo Centro de Arte Barcellona, all’Espace Pierre Cardin, Parigi. I suoi lavori sono stati recensiti a livello internazionale.

il progetto

Questo laboratorio fa parte del progetto SuperaMenti. Pratiche artistiche per un nuovo presente, organizzato dalla Collezione Peggy Guggenheim con la partecipazione di Swatch Art Peace Hotel. Il progetto consiste in un ciclo di quattro laboratori condotti da artisti di respiro internazionale immaginati come attivatori virtuosi di meccanismi di ricaduta sulla comunità e come catalizzatori di azioni volte alla riappropriazione degli spazi pubblici e alla ridefinizione dei paradigmi sociali.
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