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I surrealisti hanno indagato per anni temi come identità, desiderio e spiritualità, cercando nell’occultismo e nelle scienze alchemiche una risposta alternativa al mondo razionale, dominato dallo sguardo maschile. Call Monica accompagna le/i partecipanti in un percorso che è conoscenza del sé e analisi dello “sguardo”, inteso come costruzione culturale e vettore di potere. Impostando una metodologia femminista, Call Monica costruisce uno spazio di scambio e ascolto reciproco, all’interno del quale sperimentare le potenzialità trasformative del proprio corpo, oltre i binarismi che pretendono di disciplinarlo. L’esperienza si conclude con un’azione collettiva ambientata in museo.
- Il workshop ha la durata di due giorni, 26 e 27 maggio, dalle 9.30 alle 18 circa.
- La partecipazione, riservata a 15 partecipanti, è gratuita previa iscrizione.
- Partecipando al workshop, le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di II grado possono ottenere il riconoscimento delle ore di PCTO.
Call Monica è un collettivo che nasce nel 2019 dal corso magistrale di Teatro e Arti Performative dell’Università IUAV di Venezia. È composto da Barbara Bordoni, Est Coulon, Gaia Ginevra Giorgi, Alessandra Grieco e Theresa Maria Schlichtherle. Nel luglio 2021 debutta il primo progetto performativo del gruppo, intitolato Call Monica, che riflette sulla molteplicità dello sguardo come ricettore e proiettore di informazioni, e sulle responsabilità della propria visione, soggettiva e partecipata. Supportat* dallo studio della scena performativa legata al femminismo postumano e dalla lettura di testi femministi e queer, Call Monica vuole sfidare e sconvolgere un campo dell'esperienza quotidiana che viene dato per scontato. Call monica è spostamento di asse, costante rinegoziazione, interferenza, eterogeneità, contro-natura, contaminazione, rifiuto della progettualità, ascolto, resistenza.