Il vizio dell'arte
Il vizio dell'arte

Marchese, badesse, regine, aristocratiche, e poi consorti, figlie di industriali o alto-borghesi: fin dal Rinascimento le collezioniste hanno comprato, commissionato, conservato e tramandato opere d’arte. Per consacrare il loro potere politico, economico o culturale, per religione e per fede: sempre per incantamento. Hanno sviluppato una dipendenza verso l’arte e gli artisti, che rovescia ruoli e gerarchie. È l’unico vizio che potevano coltivare.

Chiedendosi quali fossero le qualità che hanno permesso a Peggy Guggenheim di diventare un’eccezionale mecenate dell’arte del XX secolo, Alfred H. Barr jr. individua coraggio, intuizione, consapevolezza del significato storico, generosità, umiltà, tempo e denaro. Doti che possedevano anche lsabella d’Este e Cristina di Svezia, Felice Rondinini e Isabella Stewart Gardner: alcune delle collezioniste di cui si parlerà in questo viaggio nel Vizio dell’arte.

  • L’appuntamento si inserisce nel calendario degli eventi del Festival della Bellezza
  • In occasione dell’incontro, il museo sarà aperto dalle 19 con possibilità di visitare la collezione permanente.
  • I biglietti sono acquistabili online a partire dal 28 agosto, fino a esaurimento posti disponibili.
  • Il Museum Cafè sarà aperto dalle 19 alle 20.
  • A pagamento
  • Collezione Peggy Guggenheim