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Nel giugno 2024, in occasione della mostra Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere, la Collezione Peggy Guggenheim ha presentato l’edizione veneziana del workshop di scrittura erotica decoloniale Am I Evil?, a cura di Simone Basani con la scrittrice Ubah Cristina Ali Farah e il drammaturgo Lucio Guarinoni.
Jean Cocteau concepisce il fare arte non solo come ricerca intellettuale ma anche come pratica erotica. Questo tipo di approccio si evince dai disegni di Cocteau che accompagnano Querelle de Brest di Jean Genet del 1947 e, ancora prima, dal racconto omoerotico del romanzo Il libro bianco, 1928 e le illustrazioni della sua seconda edizione del 1930.
L’erotismo, narrato e rappresentato, è stato al centro del workshop Am I Evil? che, attraverso possibili pratiche di scrittura erotica decoloniale, ha voluto svelare le dinamiche di potere intrinseche nella cultura occidentale.
Am I Evil? Edizione Collezione Peggy Guggenheim
A cura di Simone Basani con Ubah Cristina Ali Farah.
Come si possono utilizzare gli strumenti della scrittura erotica per svelare le dinamiche di potere implicate nei processi di colonizzazione, discriminazione, nanorazzismo, emarginazione, esotizzazione, abuso e seduzione? Può la scrittura di fiction erotica farsi luogo di esplorazioni decoloniali e femministe?
Queste sono state le domande al centro di Am I Evil?, un processo laboratoriale che ha previsto un dialogo costante tra le persone coinvolte, innescato da una metodologia di editing reciproco che non è stato “solo editing”, ma una modalità di comunicazione intima attraverso la ri-scrittura. Il processo si è concluso con la lettura dei testi negli spazi espositivi, in risonanza con l'universo sensuale artistico e politico di Jean Cocteau.
Crediti
Ideazione e curatela del format Am I Evil? di Simone Basani e Alice Ciresola
Writing mentor per l'edizione alla Collezione Peggy Guggenheim: Ubah Cristina Ali Farah
Assistenza drammaturgica per l'edizione alla Collezione Peggy Guggenheim: Lucio Guarinoni
Co-prodotto dalla Collezione Peggy Guggenheim e radical_hope
Con il supporto di Università IUAV di Venezia
Un ringraziamento speciale a Edoardo Lazzari
Logo di rien_de_nouveau_ici e Alice Ciresola
Simone Basani, curatore, drammaturgo e artista. La sua ricerca guarda a quelle strategie partecipative e processi di rimembranza che sono stati o potrebbero essere attivati a partire da una prospettiva decoloniale. L'output principale di questa ricerca sono format curatoriali spesso context-specific attraverso i quali invita altri practitioners a collaborare.
bureau-basani-ciresola.com/
Cristina Ubah Ali Farah è una scrittrice e poetessa di padre somalo e madre italiana. È nata a Verona e cresciuta a Mogadiscio dall’età di tre anni fino al 1991, quando, a seguito allo scoppio della guerra civile in Somalia, si è trasferita all’inizio in Ungheria e poi in Italia. Il suo primo racconto, Interamente, è apparso nel 2003 su "El Ghibli", prima rivista italiana dedicata alla letteratura della migrazione e della diaspora. Ali Farah collabora con varie testate, tra cui "Internazionale", "la Repubblica", "Giudizio Universale". Il suo romanzo d’esordio, Madre piccola, (2007) - sviluppato da un racconto vincitore del concorso Lingua madre al Salone Internazionale di Torino - si è aggiudicato nel 2008 il premio Elio Vittorini.
Per maggiori informazioni:
+39 0412405430
didattica@guggenheim-venice.it