Art 4 a Better Future
Qual è il ruolo dell’arte nel promuovere il cambiamento e favorire una riflessione sulle sfide globali? In che modo la riflessione su Arte, Natura, Tecnologia può aiutare a ripensare il nostro rapporto con il Contemporaneo?
30 giugno 2023 18:30
L’arte, l’ambiente naturale, le prassi umane e le mediazioni tecnologiche si trovano al centro di un sistema di interrelazioni che rende sempre più chiara la fragilità degli ecosistemi e la necessità di nuove pratiche comportamentali grazie ad un approccio critico e transdisciplinare.
FRANCESCA TAROCCO
Francesca Tarocco è direttrice di THE NEW INSTITUTE Center for Environmental Humanities (NICHE) e Professoressa Ordinaria presso il Dipartimento di Studi Asiatici e Nordafricani dell'Università Ca' Foscari di Venezia. Tarocco ha conseguito il master e il dottorato presso SOAS, University of London, dove ha insegnato per molti anni.
Negli ultimi venticinque anni ha condotto ricerche approfondite in Asia con fellowships del Leverhulme Trust, della Terra Foundation, e molti altre. Ha insegnato alla New York University di Shanghai e all'Università di Manchester, ed è stata Visiting Professor all'Asia Pacific Institute della New York University, alla Chinese University di Hong Kong, all'Università di Edimburgo e al Center for Global Asia della New York University Shanghai.
La sua ricerca interdisciplinare e il suo insegnamento si collocano all'intersezione tra gli studi asiatici, le scienze umane ambientali, gli studi storici e gli studi religiosi. È autrice di The Cultural Practices of Modern Chinese Buddhism (2005) e di oltre cinquanta articoli e capitoli di libri su vari aspetti. L’ambito di ricerca attuale, per due prossimi libri, è sulla cosmotecnica e sulle diverse traiettorie delle relazioni tra uomo-ambiente in Asia. Come critica d'arte, ha scritto per riviste tra cui “Frieze”, “Art in America”, “Parkett” e “Flash Art International”.
CRISTINA BALDACCI
Cristina Baldacci è Professoressa Associata di Storia dell'Arte Contemporanea all'Università Ca’ Foscari Venezia e affiliata al THE NEW INSTITUTE Centre for Environmental Humanities (NICHE), dove coordina il cluster di ricerca “Ecological Art Practices”, che si interroga sul rapporto tra arte e ambiente intrecciando prospettive ecocritiche, immaginazione radicale e sostenibilità creativa.
I suoi interessi di ricerca si concentrano sulle sfide e questioni teoriche che l’Antropocene ha aperto nella storia dell'arte, nelle pratiche artistiche e nella ridefinizione degli archivi; sull'archivio come metafora e forma d'arte; sulle strategie di appropriazione, montaggio, reenactment nell’arte contemporanea; sulla teoria delle immagini e cultura visiva; tutti argomenti sui quali ha ampiamente pubblicato. Ha organizzato corsi, lezioni, seminari e convegni sul rapporto tra arte, natura e crisi ambientale.
Fa parte del collegio docenti veneziano del Dottorato Nazionale in Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico, di cui Ca’ Foscari è una delle università partner. Nel 2021 ha co-organizzato l’Anthropocene Campus Venice 2021, forum di una settimana, dal forte impegno educativo, ospitato da Ca’ Foscari, in collaborazione con la Haus der Kulturen der Welt (Berlino) e il Max Planck Institute for the History of Science (Berlino). Il Campus ha preparato il terreno per due pubblicazioni di cui è co-curatrice e autrice: Venezia e l’Antropocene: una guida ecocritica (2022); e il doppio numero della rivista “Holotipus”, dal titolo Archiving the Anthropocene: New Taxonomies Between Art and Science (in pubblicazione, 2023-2024).
LAURA ONOFRI
Laura Onofri, economista, ha conseguito un master in Economia all’Università Cattolica di Lovanio, e un dottorato in Economia all’Università di Maastricht. Svolge attività di ricerca, docenza e consulenza sia in ambito accademico (Università Cattolica di Lovanio, Università di Maastricht, Università di Bologna, Università Cà Foscari di Venezia, Università di Padova) sia in organizzazioni internazionali, per Banca Mondiale, Conservation International, FAO, FAO Pakistan, UNEP, Climate and Development Knowledge Network (CDKN), World Trade Organization, Inter- American Development Bank, FEEM, Fondazione Eni Enrico Mattei, tra le varie istituzioni.
I suoi interessi di ricerca, che hanno prodotto più di cento pubblicazioni scientifiche, vertono sullo studio e la valutazione del legame fra sviluppo economico e ambiente con un’enfasi sulla modellizzazione, la microeconometrica e la sua applicazione a diversi settori, fra cui quello della pesca e dell'acquacoltura, agricoltura (in particolare i mercati vitivinicoli), turismo e cultura. Inoltre, si dedica alla valutazione economica dei servizi ecosistemici e della biodiversità, e all’applicazione, la valutazione e l’ operazionalizzazione econometrica della teoria dei costi di transazione di Oliver E. Williamson (Premio Nobel per l’economia, 2009, e lettore esterno della sua tesi di dottorato).
Membro del comitato di esperti in economia dell'acquacoltura sostenibile della FAO, è Associate Partner di Metroeconomica. Ha conseguito una laurea in Giurisprudenza, ed è abilitata alla professione di avvocato (iscrizione all'Ordine Corte d'appello di Bologna).
MARCO BENVEGNÙ |
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DAVIDE DAMIANI Head of PR & Sales Promotion Repower Italia SpA |
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FRANCESCO FERRARA Partner PwC Italia ESG Leader |
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SILVIA MORETTO CEO D.B. Group SpA |
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BERNARDO PETRONI Head of Compliance & General Counsel, AFC & Legal Dept. Dainese SpA |
PAOLO IABICHINO
Scrittore pubblicitario, Direttore Creativo e fondatore Osservatorio Civic Brands con Ipsos
Paolo Iabichino, conosciuto anche come Iabicus, è scrittore pubblicitario, direttore creativo, fondatore dell'Osservatorio Civic Brands con Ipsos Italia e “Maestro” alla Scuola Holden di Torino.
Si occupa di creatività e nuovi linguaggi nella costruzione di contenuti fuori e dentro la rete. Ha ideato il concetto di “invertising” in un libro che è diventato un manifesto per un messaggio pubblicitario rinnovato e consapevole. È l’autore di Scrivere civile. Pubblicità e brand al servizio della società (2022), pubblicato da Luiss University Press, che gli ha affidato anche la curatela editoriale di una nuovissima collana, Armi Segrete.
Nel 2018 l’Università di Modena e Reggio Emilia lo ha eletto Comunicatore dell’anno e nel novembre 2021 è stato insignito della Laurea Magistrale Honoris Causa in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni dall’Università di Urbino Carlo Bo. Da novembre 2022 firma una rubrica su “L'economia civile,” inserto di “Avvenire”, per analizzare il mondo della "pubblicità civile".
Qual è il ruolo dell’arte nel promuovere il cambiamento e favorire una riflessione sulle sfide globali? In che modo la riflessione su Arte, Natura, Tecnologia può aiutare a ripensare il nostro rapporto con il Contemporaneo?