Un mese prima dell’arrivo, i nuovi tirocinanti riceveranno una lista di alloggi disponibili a Venezia e i contatti dei locatori.

Si tratta di alloggi regolarmente affittati ai tirocinanti del museo, la cui presenza per uno, due o tre mesi rende difficile la possibilità di condividere la lista con più in anticipo.

Una volta ricevuta la lista, sarà possibile richiedere foto degli alloggi e contattare direttamente i locatori. Verrà anche inviata una lista di hotel e ostelli consigliati.

Il costo dell’affitto varia in base alla grandezza, al tipo e alle caratteristiche delle stanze o degli appartamenti (es. stanza singola o doppia, appartamento intero, monolocale ecc.), ma di solito è compreso tra €400 e €1000 al mese a persona e potrebbe o meno includere le bollette. Il prezzo medio per una stanza singola è €600 al mese.

Alcuni alloggi richiedono un deposito che verrà restituito alla fine del periodo di affitto. Solitamente il deposito corrisponde a una mensilità, ma può variare. Si prega di accertare la questione con il locatore.

Gli alloggi a Venezia variano notevolmente e comprendono varie tipologie: monolocali, appartamenti con una , due o tre camere da letto, arredati in varie maniere . Alcuni alloggi potrebbero essere in condivisione con altri tirocinanti o residenti locali (ad es. studenti, giovani lavoratori, gli stessi proprietari).

Spesso vengono fornite lenzuola e asciugamani. La maggior parte degli appartamenti ha in dotazione una lavatrice e offrono l’accesso a internet.

È possibile trovare alloggi non compresi nella lista inviata dal museo. Preghiamo coloro che scelgono questa opzione di esercitare la massima cautela nel trasferire somme di denaro, onde evitare truffe.

Ogni anno circa 130 tirocinanti partecipano al Programma internazionale di tirocinio . Da 25 a 35 tirocinanti partecipano ogni mese, arrivando a rotazione. Pertanto, un numero variabile tra 5 e 15 tirocinanti iniziano nello stesso mese.

Si consiglia di arrivare con il testo del seminario quasi completato. Il seminario sarà presentato durante l’ultimo mese del tirocinio e quindi ci sarà il tempo di modificarlo e perfezionarlo una volta arrivati. I tirocinanti hanno la possibilità di accedere alla biblioteca del museo per fare ulteriori ricerche. Poiché il tirocinio è piuttosto impegnativo, incoraggiamo caldamente i partecipanti a non rimandare la preparazione all’ultimo minuto.

Il seminario non deve obbligatoriamente trattare artisti o opere presenti nella Collezione Peggy Guggenheim. Può essere incentrato su qualsiasi aspetto dell’arte: teoria, critica, museologia, tematiche curatoriali, o mostre specifiche.

I progetti e le tesi in corso sono in genere dei buoni argomenti. I seminari dovrebbero durare approssimativamente 30 minuti. Non è necessario che sia una presentazione tradizionale cartacea o su PowerPoint, meglio se dinamica e se stimola la discussione nel gruppo (viene presentata agli altri tirocinanti).

Non è obbligatorio possedere un telefono cellulare, ma è fortemente raccomandato. È possibile acquistare una SIM card italiana nei negozi in città.

Non ci sono divise da lavoro. Il museo opera secondo un codice di abbigliamento semi-informale. Suggeriamo ai tirocinanti di vestirsi in modo comodo, ma ricordando che rappresentano il museo e che pertanto bisogna vestirsi in modo appropriato. È tuttavia richiesto di portare almeno un completo formale in caso di inaugurazioni o eventi speciali. Si consiglia vivamente di indossare scarpe comode e pratiche sia per Venezia che per il lavoro al museo.

Saranno messi a disposizioni dei tirocinanti dei computer. Il WiFi è disponibile in tutto il museo.

La retribuzione viene consegnata il primo giorno di ogni mese sotto forma di assegno per un totale di €800. Se il primo giorno del mese cade in un fine settimana, il contributo viene consegnato il lunedì successivo. Gli assegni possono essere incassati presso la Banca Nazionale del Lavoro, nei pressi di Piazza San Marco. Per poter incassare l’assegno non è necessario aprire un conto bancario, ma sarà sufficiente essere in possesso della carta d’identità o del passaporto.

La posta personale dalla famiglia e dagli amici può essere inviata direttamente al museo.

Questo l’indirizzo per l’invio della posta:

Tuo Nome
c/o Internship Program
Collezione Peggy Guggenheim
Dorsoduro 701
I-30123 Venezia

La Collezione Peggy Guggenheim non copre le spese di spedizione. Si chiede di non far spedire al museo pacchi molto grandi, ma se ce ne fosse bisogno di coordinarne l’invio in anticipo con i coordinatori del tirocinio.

1 - Con autobus per Piazzale Roma:

  • autobus di linea ACTV numero 5 che impiega circa 25 minuti. Il biglietto può essere acquistato alla fermata dell’autobus.
  • autobus ATVO che parte direttamente dal terminal e impiega circa 20 minuti.

Da Piazzale Roma prendere un vaporetto di linea ACTV con la fermata più vicina alla tua destinazione. Il biglietto può essere acquistato alla biglietteria di Piazzale Roma. Si può anche acquistare a bordo, rivolgendosi al personale.
www.aeroporto.net/aeroporto-venezia/collegamenti-aeroporto-venezia/

2 - Con una barca/autobus di ALILAGUNA: la fermata è un po’ distante dall’uscita dall’aeroporto, ci sono tre destinazioni e bisogna sapere la destinazione per capire quale linea prendere e quindi anche il costo. Si suggerisce di consultare in anticipo il sito www.alilaguna.it/linee/mappa

Nota: Si raccomanda di viaggiare con zaini o valigie con rotelle e di avere indicazioni precise per la propria destinazione poiché il sistema viario di Venezia è alquanto unico.

Venezia è una città unica e affasciante e vale la pena fare ricerca sulla sua storia e cultura. Chi coordina il programma di tirocinio è disponibile per qualsiasi informazione.

Possono essere utili i seguenti link:

venicewiki.org/wiki/Venezia
venicehotel.com
bestveniceguides.it/blog/
venicebackstage.org/it/
timeout.com/venice
lonelyplanet.com/destinations/europe/venice/
invenicetoday.com
veniceworld.com

La Collezione Peggy Guggenheim è una collezione di arte moderna che raccoglie opere rappresentative dei principali movimenti artistici della prima metà del XX secolo (Cubismo, Futurismo, astrazione europea, Surrealismo, Espressionismo astratto ). Il museo si trova a Palazzo Venier dei Leoni, un palazzo settecentesco che affaccia sul Canal Grande. Questo lungo e ampio edificio, dotato solo di un seminterrato e un piano terra, è stato la casa di Peggy Guggenheim dal 1949 fino all’anno della sua morte, nel 1979. Il museo presenta inoltre opere della Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, un lascito alla Fondazione Solomon R. Guggenheim avvenuto nel 2012. Nel giardino e altri spazi esterni sono esposte numerose sculture. Si prega di consultare il sito web del museo per familiarizzarsi con l’istituzione e la collezione.

È fortemente consigliato prepararsi per il tirocinio facendo qualche lettura o ricerca sulla collezione e sui principali movimenti artistici rappresentati prima di arrivare, specialmente se non si ha già familiarità con questi argomenti. Da tirocinanti sarete a contatto con il pubblico del museo e vi verrà quindi chiesto di tenere brevi presentazioni sulla vita di Peggy Guggenheim, su alcune opere specifiche della collezione e sulle mostre temporanee. Avrete anche la possibilità di effettuare visite guidate della collezione permanente e delle mostre temporanee. Riceverete un pacchetto informativo un mese prima del vostro arrivo.

Peggy Guggenheim, a cura di, Art of This Century, New York, 1942. Edizione in facsimile, Arno Press, New York 1968. Raro.

Peggy Guggenheim, Out of This Century, Universe Books, New York, e André Deutsch, Londra 1979. Edizione italiana: Una vita per l’arte, Rizzoli Editore, Milano 1982. Disponibile anche in francese, tedesco e spagnolo.

Aline B. Saarinen, The Proud Possessors, Random House, New York 1958, in particolare “Appassionata of the Avant-Garde. Peggy Guggenheim” pp. 326-43.

Angelica Zander Rudenstine, The Peggy Guggenheim Collection, Abrams, New York 1985. Il catalogo ragionato della Collezione Peggy Guggenheim.

John H. Davis, The Guggenheims. An American Epic, prima edizione, William Morrow and Co., Inc., New York 1978. Seconda edizione, aggiornata, Shapolsky Publishers Inc., New York 1988.

Lucy Flint ed Elizabeth C. Childs, Masterpieces from the Peggy Guggenheim Collection, Guggenheim Museum, New York. Disponibile anche in italiano, tedesco e francese. Si tratta della guida standard della Collezione Peggy Guggenheim.

Virginia Dortch, Peggy Guggenheim and Her Friends, Berenice Art Books, Milano 1994. Un’antologia di brevi memorie degli amici di Peggy Guggenheim.

Laurence Tacou-Rumney, Peggy Guggenheim. A Collector’s Album, Flammarion, Parigi, New York 1996. Disponibile in edizione inglese, francese, tedesco, italiano. Ricca di fotografie.

Karole P. B. Vail, Thomas M Messer, Peggy Guggenheim. A Celebration, Guggenheim Museum and Harry N. Abrams, New York 1998. Catalogo della mostra del centenario.

Mary V. Dearborn, Peggy Guggenheim Mistress of Modernism, Houghton Mifflin, New York 2004, e Virago Press, Londra 2005. Un’eccellente biografia. Disponibile anche in tedesco, Ich bereue Nichts, Bastei Lübbe, Bergish Gladabch 2004.

Peggy Guggenheim & Frederick Kiesler, The Story of Art of This Century, a cura di Susan Davidson e Philip Rylands, Guggenheim Publications, New York 2004. La più importante risorsa sulla formazione della collezione di Peggy Guggenheim e il suo soggiorno newyorkese, 1941-47.

Irwin Unger e Debi Unger, The Guggenheims. A Family History, Harper Collins, New York 2005.

Peggy Guggenheim. L’Ultima Dogaressa, a cura di Vivien Greene e Karole P.B. Vail, Marsilio , Venezia 2019. Catalogo della Mostra tenuta alla Collezione Peggy Guggenheim nel 2019-2020. Un volume che guarda alla carriera da collezionista e mecenate di Peggy Guggenheim in ogni suo aspetto.

Migrating objects : arte dall'Africa, dall'Oceania e dalle Americhe nella Collezione Peggy Guggenheim, a cura di Vivien Greene, Marsilio, Venezia 2020. Catalogo della mostra tenuta presso la Collezione Peggy Guggenheim. Tratta l’interesse di Peggy Guggenheim per l’arte dell’Africa, dell’Oceania e delle Americhe a partire dagli anni '50.

Hannelore B. and Rudolph B. Schulhof Collection, a cura di Philip Rylands, Guggenheim Museum Publications, New York 2011.