Victor Brauner
Senza titolo
1945
Opera esposta
Dal 15 al 27 ottobre incluso, gli elevatori non saranno utilizzabili a causa di interventi di manutenzione straordinaria, pertanto il museo non sarà totalmente accessibile alle persone con disabilità motoria. Ci scusiamo per il disagio e vi ringraziamo per la comprensione.
Victor Brauner
1941
La forza dell’arte e delle tradizioni popolari rumene contribuiscono ad affinare in Victor Brauner la sensibilità per forme d’arte storiche e non occidentali, sensibilità del resto comune a tutti i surrealisti. In questi guazzi è evidente l’influenza dell’arte egizia nella scelta delle forme, del colore piatto e della bidimensionalità. C’è anche una componente magica che scaturisce dall’interesse, ereditato dal padre, per il mondo del soprannaturale, della cabala, dell’alchimia, che lo porta, anche in questi tre lavori, a fondere le specie della natura creando teste umane che si prolungano in forme animali. È Peggy Guggenheim a montare insieme i tre guazzi, uno dei quali è esplicitamente dedicato a lei. Risalgono al 1941, l’anno in cui Guggenheim fugge da Parigi; sul clipper per l’America dove è riuscita ad ottenere dieci posti spera di far salire anche Brauner, ma al pittore viene negato il visto perché l’elenco dei posti disponibili ai rumeni è ormai al completo. Brauner troverà rifugio sulle Alpi.
Opera esposta
Artista | Victor Brauner |
Data | 1941 |
Tecnica | Guazzo e acquerello su carta |
Dimensioni | tre lavori in un solo passe-partout, 12 x 10,4 cm; 14,2 x 10,7 cm; 12,8 x 8,2 cm |
Credit line | Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York) |
Inventario | 76.2553 PG 114.1–.3 |
Collezione | Collezione Peggy Guggenheim |
Tipologia | Opera su carta |
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