Henry Moore
Tre figure in piedi
1953
Opera esposta
Henry Moore
1937
Si potrebbe affermare che questo disegno appartenga a una fase di transizione nell’uso che Henry Moore fa di questa tecnica. In modo simile a Idee per scultura ( 1937), l’opera evidenzia il rifiuto del principio dell’illusionismo nel disegno (l’uso dell’ombreggiatura, nel tentativo di creare una forma pienamente tridimensionale) pur conservandone il ruolo di stimolo per idee scultoree. Nel descrivere la funzione di questo modo di disegnare Moore ricorda: “In quell’epoca avevo bisogno del disegno per ispirarmi. Coprivo fogli su fogli di disegni di questo tipo; poi nel riguardarli alcuni particolari mi saltavano agli occhi come idee adatte o persino eccitanti da sviluppare in forma scultorea”. In questo procedimento, quasi surrealisticamente automatico, del produrre disegni, schizzi, quasi come necessità dello scolpire, lo scultore raggiunge una qualità che avvicina l'opera disegnata a quella scolpita.
Opera esposta
Artista | Henry Moore |
Data | 1937 |
Tecnica | Acquerello, carboncino, grafite e pastello conté su carta |
Dimensioni | 38 x 56 cm |
Credit line | Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York) |
Inventario | 76.2553 PG 189 |
Collezione | Collezione Peggy Guggenheim |
Tipologia | Opera su carta |
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