Victor Brauner

Il surrealista

gennaio 1947

Victor Brauner ricava dai tarocchi l’idea base per realizzare un ritratto di sé giovane. I tarocchi sono un soggetto di estremo interesse per Brauner e gli altri Surrealisti. Il Giocoliere (la prima carta nel mazzo di Marsiglia) fornisce a Brauner un archetipo per il suo autoritratto: sia il largo cappello sia il costume medievale e la posizione delle braccia derivano da questa figura che, come soggetto di Brauner, sta in piedi dietro a un tavolo su cui sono posti una spada, una coppa e delle monete. Il Giocoliere simboleggia in modo appropriato la creatività del poeta surrealista: fa riferimento alla capacità di ogni individuo di forgiare la propria personalità con l’intelligenza, l’ingegno e la creatività, e di creare così il proprio futuro, allo stesso modo con cui il Giocoliere maneggia la sua bacchetta. Nel mazzo Tarocchi Bianchi, la prima carta è invece il Mago e il segno di infinito (il simbolo della vita) che lo caratterizza è qui dipinto sul cappello del Surrealista. Riferendosi al prototipo del Giocoliere-Mago, Brauner illustra i quattro segni tradizionali dei tarocchi. Questi oggetti e tutta la vita naturale sono sotto il controllo del giocoliere, proprio come la vita creative è a disposizione del poeta surrealista, che governa la sua penna così come il giocoliere brandisce il suo bastone.

Opera non esposta

Artista Victor Brauner
Titolo originale Le Surréaliste
Data gennaio 1947
Tecnica Olio su tela
Dimensioni 60 x 45 cm
Credit line Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York)
Inventario 76.2553 PG 111
Collezione Collezione Peggy Guggenheim
Tipologia Dipinto

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Opera non esposta


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