Victor Brauner
Senza titolo
1941
Opera esposta
Victor Brauner
gennaio 1947
Victor Brauner ricava dai tarocchi l’idea base per realizzare un ritratto di sé giovane. I tarocchi sono un soggetto di estremo interesse per Brauner e gli altri Surrealisti. Il Giocoliere (la prima carta nel mazzo di Marsiglia) fornisce a Brauner un archetipo per il suo autoritratto: sia il largo cappello sia il costume medievale e la posizione delle braccia derivano da questa figura che, come soggetto di Brauner, sta in piedi dietro a un tavolo su cui sono posti una spada, una coppa e delle monete. Il Giocoliere simboleggia in modo appropriato la creatività del poeta surrealista: fa riferimento alla capacità di ogni individuo di forgiare la propria personalità con l’intelligenza, l’ingegno e la creatività, e di creare così il proprio futuro, allo stesso modo con cui il Giocoliere maneggia la sua bacchetta. Nel mazzo Tarocchi Bianchi, la prima carta è invece il Mago e il segno di infinito (il simbolo della vita) che lo caratterizza è qui dipinto sul cappello del Surrealista. Riferendosi al prototipo del Giocoliere-Mago, Brauner illustra i quattro segni tradizionali dei tarocchi. Questi oggetti e tutta la vita naturale sono sotto il controllo del giocoliere, proprio come la vita creative è a disposizione del poeta surrealista, che governa la sua penna così come il giocoliere brandisce il suo bastone.
Opera non esposta
Artista | Victor Brauner |
Titolo originale | Le Surréaliste |
Data | gennaio 1947 |
Tecnica | Olio su tela |
Dimensioni | 60 x 45 cm |
Credit line | Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York) |
Inventario | 76.2553 PG 111 |
Collezione | Collezione Peggy Guggenheim |
Tipologia | Dipinto |
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