Raymond Duchamp-Villon

Il cavallo

1914 (fusione del 1930 circa)

Raymond Duchamp-Villon comincia a lavorare all’originale in gesso del suo Cavallo, immagine composita di animale e macchina, nel 1914 e lo porta a termine nell’autunno, durante una pausa dal servizio militare. La scultura è preceduta da numerosi disegni preparatori e da varie altre versioni iniziate nel 1913. Il progetto originale non comprende la macchina ed è relativamente naturalistico, ma Duchamp-Villon elabora una sintesi sempre più dinamica tra cavallo e macchina, resa con superfici lisce e geometriche. Questa versione è fortemente astratta e parti della fisionomia del cavallo sono sostituite da elementi meccanici. L’artista ha modo di osservare la dinamica dei movimenti dei cavalli durante il servizio militare in cavalleria, e inoltre studia gli esperimenti fotografici sui cavalli condotti negli ultimi anni del XIX secolo da Eadward Muybridge e Etienne-Jules Marey. Con pochi altri scultori, quali Alexander Archipenko, Constantin Brancusi e Umberto Boccioni, Duchamp-Villon rivoluziona la rappresentazione convenzionale delle forme e ne rivela le forze interne. La fusione del cavallo, simbolo tradizionale di energia, con la macchina che lo sta sostituendo, riflette la crescente consapevolezza di una nuova era tecnologica.

Opera esposta

Artista Raymond Duchamp-Villon
Titolo originale Le Cheval
Data 1914 (fusione del 1930 circa)
Tecnica Bronzo
Dimensioni 43,6 x 41 cm
Credit line Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York)
Inventario 76.2553 PG 25
Collezione Collezione Peggy Guggenheim
Tipologia Scultura

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