Hans Richter
Testa dada
1918
Opera esposta
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Georges Braque
estate - autunno 1912
Il clarinetto viene probabilmente realizzato nella tarda estate del 1912, durante la fase declinante del Cubismo analitico. Caratteristici di questo periodo sono il formato ovale, che libera la tela dalla costrizione degli angoli, la comparsa di lettere all’interno dell’immagine e l’uso di finte venature di legno con effetto di trompe l’oeuil (una tecnica che Georges Braque introduce nel repertorio cubista). L’immagine si presenta più pallida e meno articolata rispetto al Poeta di Pablo Picasso dell’estate precedente; la struttura è più compatta e crea uno spazio pittorico meno profondo. I piani, qui ormai decisamente paralleli alla tela, richiamano le superfici piatte del papier collé. In alcune zone Braque incorpora sabbia nel colore, un’innovazione tipica di questo periodo di transizione; ciò gli permette una ulteriore differenziazione delle superfici ottenute variando la pennellata e una più sottile articolazione cromatica. L’uso della sabbia esprime la convinzione di Braque che i valori tattili concorrono a definire lo spazio. Nonostante questa enfasi sui materiali, l’immagine resta evanescente.
Opera esposta
Artista | Georges Braque |
Titolo originale | La Clarinette |
Data | estate - autunno 1912 |
Tecnica | Olio con sabbia su tela |
Dimensioni | 91,4 x 64,5 cm |
Credit line | Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York) |
Inventario | 76.2553 PG 7 |
Collezione | Collezione Peggy Guggenheim |
Tipologia | Dipinto |
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