Pablo Picasso

Pipa, bicchiere, bottiglia di Vieux Marc

primavera 1914

Dopo essere giunti, nel 1911, a un punto estremo nella frammentazione dell’immagine, l’anno successivo Pablo Picasso e Georges Braque reintroducono nelle loro opere immagini più leggibili, generalmente ispirate ad ambienti di atelier e di caffè. Senza abbandonare del tutto i modi espressivi del Cubismo analitico, sviluppano un nuovo linguaggio, denominato Cubismo sintetico, realizzando composizioni con piani più ampi, piatti e cromaticamente più variati. Nell’estate del 1912 Braque realizza il primo papier collé. In questo papier collé Picasso utilizza pezzi di carta stampata. Questi elementi hanno nel quadro la funzione che hanno nel mondo esterno, introducendo un nuovo livello di realtà. Essi inoltre risultano integrati nello spazio immaginario del dipinto piuttosto che applicati sulla superficie. Un piano trasparente delineato con il gesso sembra trapassare il giornale, e la chitarra pare gettarvi un’ombra; la fisicità reale della carta da parati è a sua volta contraddetta dal sovrapporsi di un disegno. Il modo in cui sono stati inseriti nel quadro altri frammenti di carta introduce nuovi livelli di significato; non solo, dunque, ogni oggetto ha una multipla natura, ma le sue relazioni spaziali con altri oggetti sono mutevoli e contraddittorie.

Opera esposta

Artista Pablo Picasso
Titolo originale Pipe, verre, bouteille de Vieux Marc
Data primavera 1914
Tecnica Collage di carta, carboncino, inchiostro di china, inchiostro da stampa, grafite e guazzo su tela
Dimensioni 73,2 x 59,4 cm
Credit line Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York)
Inventario 76.2553 PG 2
Collezione Collezione Peggy Guggenheim
Tipologia Dipinto

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