Alexander Calder
Orecchini per Peggy Guggenheim
1938 c.
Opera esposta
Il museo rimarrà chiuso martedì 24 dicembre e il 25 dicembre, mentre sarà eccezionalmente aperto martedì 31 dicembre.
David Hare
1951 c.
David Hare è uno degli eredi americani della tradizione surrealista portata a New York nei primi anni ’40 dagli artisti europei che vi emigrano. Secondo l’artista questa scultura non è un’opera astratta e nemmeno rappresentativa. Da qualsiasi parte ci si avvicini alla scultura, si avverte ambiguità nei decisi riferimenti a una finestra, a una luna, a una figura umana. La configurazione al centro, che pare letteralmente disegnata nello spazio, è creata dall’unione di quattro aste di acciaio saldate a un’asta centrale. Questa forma sostiene, e è al contempo trapassata, da due intelaiature rettangolari che si intersecano perpendicolarmente sulla forma centrale e che sono nello stesso tempo finestre aperte nello spazio e sbarre di una gabbia che racchiude lo spazio. La configurazione è sostenuta dallo stelo che regge una forma astratta sagomata come una mezzaluna, che può essere ciò a cui fa riferimento il titolo. Questa forma è ripresa da un’altra mezzaluna più piccola nella parte superiore della scultura, dalla quale una linea cade graziosamente nello spazio al di sotto dell’intelaiatura della gabbia, creando un arabesco, e fungendo da mediazione tra lo spazio vuoto nella parte inferiore e la complessa struttura allungata nella parte superiore.
Opera non esposta
Artista | David Hare |
Titolo originale | Moon Cage (Windows of Moons) |
Data | 1951 c. |
Tecnica | Acciaio saldato |
Dimensioni | altezza 76,5 cm |
Credit line | Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York) |
Inventario | 76.2553 PG 201 |
Collezione | Collezione Peggy Guggenheim |
Tipologia | Scultura |
Copia la didascalia
Opera non esposta
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