David Hare

Gabbia lunare (Finestre delle lune)

1951 c.

David Hare è uno degli eredi americani della tradizione surrealista portata a New York nei primi anni ’40 dagli artisti europei che vi emigrano. Secondo l’artista questa scultura non è un’opera astratta e nemmeno rappresentativa. Da qualsiasi parte ci si avvicini alla scultura, si avverte ambiguità nei decisi riferimenti a una finestra, a una luna, a una figura umana. La configurazione al centro, che pare letteralmente disegnata nello spazio, è creata dall’unione di quattro aste di acciaio saldate a un’asta centrale. Questa forma sostiene, e è al contempo trapassata, da due intelaiature rettangolari che si intersecano perpendicolarmente sulla forma centrale e che sono nello stesso tempo finestre aperte nello spazio e sbarre di una gabbia che racchiude lo spazio. La configurazione è sostenuta dallo stelo che regge una forma astratta sagomata come una mezzaluna, che può essere ciò a cui fa riferimento il titolo. Questa forma è ripresa da un’altra mezzaluna più piccola nella parte superiore della scultura, dalla quale una linea cade graziosamente nello spazio al di sotto dell’intelaiatura della gabbia, creando un arabesco, e fungendo da mediazione tra lo spazio vuoto nella parte inferiore e la complessa struttura allungata nella parte superiore.

Opera non esposta

Artista David Hare
Titolo originale Moon Cage (Windows of Moons)
Data 1951 c.
Tecnica Acciaio saldato
Dimensioni altezza 76,5 cm
Credit line Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York)
Inventario 76.2553 PG 201
Collezione Collezione Peggy Guggenheim
Tipologia Scultura

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Opera non esposta


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