Vasily Kandinsky

Paesaggio con macchie rosse, n. 2

1913

Dal 1908 Kandinsky soggiorna spesso nella cittadina di Murnau, nell’alta Baviera, dove la sua compagna Gabriele Münter acquista una casa nel 1909. Il paesaggio che questo ambiente alpino gli ispira si evolve dalle immagini appiattite, densamente colorate del 1908 alle visioni luminose e immateriali del 1913, come quelle di questa tela. Il motivo del paesaggio con una chiesa ricorre di frequente nei dipinti di Kandinsky del periodo 1908-13. Nel 1911 sono ormai pochi i connotati reali. Qui il campanile è trasformato in una forma misteriosa e allungata, che sembra spingersi oltre la tela. Kandinsky presenta il paesaggio come visione emotiva e spirituale. L’immagine è sublimata liberando il colore dalla sua funzione descrittiva e rivelandone l’espressività latente. L’enfasi cromatica è sui colori primari, applicati in strato sottile su un fondo bianco. Il punto focale è la macchia rossa che ispira il titolo dell’opera: Kandinsky attribuisce al rosso una forza espansiva, che pulsa verso l’osservatore, al contrario dei colori freddi, in particolare il blu, che paiono ritrarsi verso il fondo.

Opera esposta

Artista Vasily Kandinsky
Titolo originale Landschaft mit roten Flecken, Nr. 2
Data 1913
Tecnica Olio su tela
Dimensioni 117,5 x 140 cm
Credit line Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York)
Inventario 76.2553 PG 33
Collezione Collezione Peggy Guggenheim
Tipologia Dipinto

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