Mario Merz

Se la forma scompare la sua radice è eterna

1982-89

Questo aforisma al neon blu, che imita la calligrafia dell'artista, fu usato per la prima volta da Mario Merz nel 1982. Questa versione fu realizzata dall'artista per la Collezione Peggy Guggenheim nell'agosto 1989 prima di una conferenza stampa, a Venezia, per una retrospettiva delle sue opere al Museo Solomon R. Guggenheim di New York in quello stesso anno. Merz iniziò a usare il neon nel 1966. Per lui rappresentava la luce dell'intelligenza umana, il potere del pensiero e la forza ispiratrice delle idee. La fusione del mezzo significante (neon / pensiero) e delle parole esplicitate (titolo / idea / significato) in un oggetto d'arte conferisce a quest'opera la sua peculiare economia, risonanza e, per così dire, leggibilità.

Opera esposta

Artista Mario Merz
Data 1982-89
Tecnica Tubi al neon
Dimensioni 46,6 x 1200 x 4 cm
Credit line Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York. Donazione dell'artista
Inventario 89.3632.a–.b
Collezione Acquisizioni e donazioni
Tipologia Scultura

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