Jean Dubuffet

Brunetta dal volto carnoso (Testa di donna)

agosto 1951

Jean Dubuffet è attratto dalle superfici di muri in rovina, strade sventrate, incrostazioni naturali della terra e della roccia, e nel corso degli anni ’40 e ’50 cerca di creare un equivalente nelle sue opere. Utilizza materiali vari per realizzare superfici spesse e scabre che generano immagini deliberatamente sgraziate, volgari e rozze, spesso volti grotteschi o nudi di donna. Quest’opera è realizzata con una “calce” a base di olio, applicata con una spatola, lasciata parzialmente asciugare in alcune zone e poi grattata, sgorbiata, graffiata, tagliata o strofinata, prima di una nuova applicazione di materiale. La superficie in tal modo ottenuta è così spessa che i segni incisi che delineano i contorni e le forme sembrano modellare in rilievo. L’atteggiamento di Dubuffet, aggressivamente anticulturale e antiestetico, e la sua spontaneità espressiva, sono presi ad esempio da membri del gruppo COBRA in Europea, e a New York da artisti come Claes Oldenburg e Jim Dine.

Opera esposta

Artista Jean Dubuffet
Titolo originale Châtaine aux hautes chairs (Tête de Femme)
Data agosto 1951
Tecnica Olio, sabbia e sassolini su masonite
Dimensioni 64,9 x 54 cm
Credit line Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York)
Inventario 76.2553 PG 121
Collezione Collezione Peggy Guggenheim
Tipologia Materiali vari

Copia la didascalia

Opera esposta


Altre opere

Jean Dubuffet

Mucca

1954

Opera non esposta