Antoine Pevsner

Croce ancorata

1933

Nel 1920 Antoine Pevsner firma il Manifesto Realistico redatto da suo fratello Naum Gabo e dove si enunciava l’idea del Costruttivismo. Pensano di dar forma allo spazio coinvolgendo la profondità più che il volume e rifiutano la massa come elemento base della scultura. La linea, resa dinamica dalla direzionalità, stabilisce ritmi cinetici. I costruttivisti propongono l’impiego di materiali industriali moderni; non scolpiscono o modellano questi materiali secondo le tecniche tradizionali della scultura, ma costruiscono secondo i principi della tecnologia moderna. In quest’opera Pevsner complica la percezione dei limiti dello spazio usando una sostanza trasparente associata a materiali opachi. Le lastre di vetro ripetono sia i contorni arrotondati e tagliati della costruzione, sia le superfici metalliche angolate. Le nervature metalliche ancorano le lastre di vetro e legano tutte le superfici reali e immaginarie in una complessa strutturazione dello spazio. Inoltre fungono visivamente da croce greca, una delle icone della natia Russia di Pevsner.

Opera esposta

Artista Antoine Pevsner
Titolo originale La Croix ancrée
Data 1933
Tecnica Marmo, ottone dipinto in nero, cristallo
Dimensioni lunghezza diagonale 84,6 cm
Credit line Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York)
Inventario 76.2553 PG 60
Collezione Collezione Peggy Guggenheim
Tipologia Scultura

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