Antoine Pevsner
Superficie sviluppabile
1938-1939
Opera non esposta
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Antoine Pevsner
1933
Nel 1920 Antoine Pevsner firma il Manifesto Realistico redatto da suo fratello Naum Gabo e dove si enunciava l’idea del Costruttivismo. Pensano di dar forma allo spazio coinvolgendo la profondità più che il volume e rifiutano la massa come elemento base della scultura. La linea, resa dinamica dalla direzionalità, stabilisce ritmi cinetici. I costruttivisti propongono l’impiego di materiali industriali moderni; non scolpiscono o modellano questi materiali secondo le tecniche tradizionali della scultura, ma costruiscono secondo i principi della tecnologia moderna. In quest’opera Pevsner complica la percezione dei limiti dello spazio usando una sostanza trasparente associata a materiali opachi. Le lastre di vetro ripetono sia i contorni arrotondati e tagliati della costruzione, sia le superfici metalliche angolate. Le nervature metalliche ancorano le lastre di vetro e legano tutte le superfici reali e immaginarie in una complessa strutturazione dello spazio. Inoltre fungono visivamente da croce greca, una delle icone della natia Russia di Pevsner.
Opera esposta
Artista | Antoine Pevsner |
Titolo originale | La Croix ancrée |
Data | 1933 |
Tecnica | Marmo, ottone dipinto in nero, cristallo |
Dimensioni | lunghezza diagonale 84,6 cm |
Credit line | Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Fondazione Solomon R. Guggenheim, New York) |
Inventario | 76.2553 PG 60 |
Collezione | Collezione Peggy Guggenheim |
Tipologia | Scultura |
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