Due in Opificio

Dicembre 2013

Pollock inizia a realizzare Due (Two) nel 1943 e lo termina nel 1945 quando il dipinto viene esposto nella seconda monografica offertagli da Peggy presso la sua galleria Art of This Century. Nell’opera campeggiano due figure emblematiche che risentono dell’influenza di Picasso e della pittura tribale indiana. È uno degli ultimi lavori “figurativi” che ci permette di capire i riferimenti culturali dell’artista e intuire il successivo passaggio all’astrazione.

A continuazione del “Progetto Pollock”, Due è stata anch’essa restaurata da Luciano Pensabene Buemi, conservatore della Collezione, con l'apporto dei laboratori scientifici dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Il progetto si è avvalso inoltre dell’apporto scientifico INO dell’Istituto CNR Nazionale di Ottica di Firenze.
Come nel caso di Alchimia, le indagini, sono state fondamentali per la messa a punto dell’intervento di conservazione e pulitura. La rimozione delle polveri e dei depositi incoerenti ha rilevato come in Due, oltre alla presenza delle due figure, Pollock abbia utilizzato anche tecnicamente “coppie” di colori: due bianchi, due gialli, due verdi, due neri, due grigi, arancio-rosa scuro, con toni uno più freddo e uno più caldo.


Progetto di restauro con NANORESTART

2015 - 2016

Per la pulitura di Due sono stati impiegati sofisticati sistemi chimici (gel chimici) a base acquosa. Essi sono stati realizzati, grazie all'impiego di metodologie derivanti dalle nanoscienze, daI Consorzio universitario CSGI-Università di Firenze, nell’ambito del progetto europeo NANORESTART (NANOmaterials for the REStoration of works of ART) finanziato dalla Commissione Europea. I gel chimici impiegati sono una categoria particolare, costituiti da due polimeri interpenetrati uno nell'altro e sono costituiti per oltre il 90% da acqua, non rilasciano alcun residuo sull’opera d’arte, e consentono di realizzare il processo di pulitura in modo controllato (minimizzando il contatto con la superficie pittorica e il colore del solvente) ed in totale sicurezza per l’opera e per i restauratori, in quanto questi sistemi sono completamente atossici e rispettosi dell’ambiente. Questi sistemi costituiscono la classe di materiali più avanzati fino ad oggi sviluppati per la pulitura di dipinti.

La riscoperta ricchezza cromatica di Due con i passaggi tonali tra le coppie di colori è stata esibita nella mostra Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim, a Palazzo Strozzi, Firenze, dal 19 marzo al 24 luglio 2016.


articolo di ricerca

R. Mastrangelo, D. Chelazzi, G. Poggi, E. Fratini, L. P. Buemi, M. L. Petruzzellis, P. Baglioni, Twin-chain polymer hydrogels based on poly(vinyl alcohol) as new advanced tool for the cleaning of modern and contemporary art, PNAS 31 marzo 2020, 117 (13) 7011-7020.