Yoko Ono nasce a Tokyo il 18 febbraio 1933. A diciotto anni si trasferisce con la famiglia a New York, dove studia musica al Sara Lawrence College. Contro il parere dei genitori nel 1956 sposa un compagno di studi e si trasferisce a New York, guadagnandosi da vivere insegnando nelle scuole pubbliche. Il suo appartamento in Chambers Street diventa presto un punto di riferimento della scena artistica newyorkese. Ono vi tiene spesso degli happening di musica e poesia o delle performance. In questo periodo la sua arte è in gran parte concettuale. Nel 1961 tiene la sua prima mostra nella galleria di George Maciunas, fondatore del gruppo Fluxus, del quale la stessa artista farà parte in seguito. Nello stesso anno presenta delle performance, anche in collaborazione con John Cage, che tuttavia non incontrano il favore della critica.

Ripresasi da un periodo di depressione grazie all’aiuto del secondo marito, il musicista e produttore Anthony Cox, riprende la sua carriera artistica e nel 1965 presenta la performace Cut Piece, nella quale il pubblico viene invitato a tagliare con delle forbici pezzi di stoffa dagli abiti dell’artista, fino a lasciarla completamente nuda. L’anno seguente si reca in Inghilterra dove tiene una mostra alla Indiga Gallery di Londra e conosce John Lennon, che sposerà nel 1969. Nel frattempo realizza dei film sperimentali, collabora con Lennon realizzando musica sperimentale e coinvolgendolo in eventi pubblici a favore della pace nel mondo. Nel 1971 compie un ulteriore passo avanti nella sua ricerca, sempre rivolta al coinvolgimento del pubblico, organizzando una mostra immaginaria al Museum of Modern Art di New York e filmando gli spettatori considerati le vere opere d’arte.

Dopo la tragica morte di Lennon nel 1980 rimane attiva sia in campo musicale sia in quello delle arti visive con la realizzazione di installazioni, come En Trance (1990) e Wish Tree (1996), o manipolando immagini fotografiche come nelle opere From My Window (2002) e Odyssey of a Cockroach (2003). La Japan Society di New York le ha dedicato nel 2000 una retrospettiva presentata poi in sette musei del Nord America. Ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2003 e tenuto nel 2004 una personale al Museum Kampa di Praga. Nel settembre dello stesso anno ha presentato a Venezia la video-installazione Onochord. Attualmente vive a New York.


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