Kenzo Okada nasce a Yokohama, Giappone, il 28 settembre 1902. Nel 1922 si iscrive all’Università di Belle Arti di Tokyo e nel 1924 si trasferisce a Parigi, dove studia con Tsuguji Fujita e risente dell’influenza della pittura francese. Espone al Salon d’Automne del 1927 e più tardi, nello stesso anno, torna in Giappone. L’anno seguente tiene la sua prima personale al grande magazzino Mitsukoshi di Tokyo e tra il 1929 e il 1935 espone regolarmente alla Galleria Nichido di Tokyo. Nel 1929 due suoi dipinti sono esposti alla sedicesima mostra del Nikakai, un’associazione di artisti contemporanei giapponesi. Nel 1936 riceve un premio dal Nikakai e l’anno seguente entra a far parte del gruppo.

Negli anni trenta dipingere e si dedica all’illustrazione di libri e riviste. Insegna a Tokyo, alla Scuola di Belle Arti dell’Università del Giappone, dal 1940 al 1942; all’Istituto d’Arte Musashino dal 1947 al 1950; alla Scuola di Belle Arti di Tama nel 1949-50. La Galleria Hokuso di Tokyo gli dedica delle personali nel 1947, 1948 e 1950. Nel 1950 l’artista si trasferisce a New York. Tre anni più tardi viene allestita la sua prima personale alla Betty Parsons Gallery, dove Okada continuerà ad esporre per tutta la vita. Nel 1954 riceve il Premio annuale dell’Art Institute di Chicago. L’anno seguente rappresenta gli Stati Uniti alla Biennale di San Paolo; riceve il premio internazionale al Carnegie International di Pittsburgh e tiene una personale alla Corcoran Gallery of Art di Washington, D.C. Alla Biennale di Venezia del 1958, dove rappresenta il Giappone, riceve il premio Astorre Meyer.

Nel 1960 diviene cittadino statunitense e nello stesso anno gli viene assegnato un vitalizio della Ford Foundation. Nel 1965 la Albright-Knox Art Gallery di Buffalo organizza una retrospettiva della sua opera e nel 1979 la Collezione Phillips di Washington, D.C. lo include nella mostra “Three Pioneers of Abstract Painting in 20th-Century Japan”. Un’altra sua retrospettiva è allestita nel 1982 al Museo Seibu di Tokyo. L’artista muore a Tokyo il 25 luglio dello stesso anno.


Opere