Julius Bissier nasce a Friburgo, Germania, il 3 dicembre 1893. Iniziati gli studi in storia dell'arte alla Università di Friburgo nel 1913, l'anno seguente passa alla Kunstakademie a Karlsruhe ma viene subito arruolato nell'esercito. Ritornato a Friburgo nel 1918, inizia la sua carriera artistica come pittore autodidatta. Nel 1919 incontra l'etnologo e storico Ernst Grosse che lo introduce all'arte e al misticismo orientale. La sua prima mostra viene organizzata nel 1920 al Kunstverein di Friburgo.

Se nei suoi primi dipinti si rivela la marcata influenza dei primitivi tedeschi, nel 1923 inizia a dipingere seguendo le linee del realismo della Neue Sachlichkeit. Tra il 1929 e il 1934 insegna alla Università di Friburgo e il suo stile si fa man mano sempre più astratto, forse anche grazie ad una visita allo studio di Constantin Brancusi a Parigi e all'amicizia con Willi Baumeister, che nel suo studio di Francoforte introduce Bissier all'arte di Georges Braque, Paul Klee, Fernand Léger e Pablo Picasso. Nel 1930 inizia a lavorare a opere su carta con china applicata a pennello, una tecnica a cui si dedica tra il 1932 e il 1947. Un incendio alla Universität Freiburg del 1934 distrugge la maggior parte dei lavori realizzati dall'artista sino a quel momento.

Nel 1939 si trasferisce a Hagnau sul Lago di Costanza, in Germania, dove inizia a disegnare tessuti e tappeti che la moglie, Lisbeth, poi realizza. Nel 1942 incontra il ceramista Richard Bampi e comincia a dedicarsi a questa tecnica, lavorando talvolta nello studio dello stesso Bampi. L'anno seguente riprende a dipingere a colori, e nel 1947 inizia a produrre monotipi e a interessarsi alle xilografie e a disegni a inchiostro provenienti dall'India. Nel 1955 comincia una serie di miniature a tempera e acquerello. Nel 1959 il Gemeentemuseum dell'Aia presenta una retrospettiva del suo lavoro, nello stesso anno partecipa (come pure nel 1964) a Documenta, Kassel, mentre nel 1960 alla Biennale di Venezia. Nel 1961 riceve il Premio del decennale della Biennale di San Paolo. Seguono numerose mostre internazionali e altri premi, incluso il Bundesverdienstkreuz nel 1964. Nel 1961 si trasferisce ad Ascona, Svizzera, dove muore il 18 giugno 1965.


Opere