František Kupka nasce a Opočno, nella Boemia orientale, il 23 settembre 1871. Dal 1889 al 1892 studia all’Accademia di Praga e dipinge temi storici e patriottici. Nel 1892 si iscrive all’Akademie der Bildenden Künste di Vienna, dove si concentra su soggetti allegorici e simbolici. Nel 1894 espone al al Kunstverein di Vienna. Inizia in questo periodo il suo interesse per la teosofia e la filosofia orientale. Verso la primavera del 1896 si stabilisce a Parigi, dove frequenta per un breve periodo l’Académie Julian e quindi le lezioni di Jean- Pierre Laurens all’ École des Beaux-Arts.

Kupka lavora come illustratore di libri e disegnatore di manifesti e, nei primi anni parigini, acquista una certa notorietà per le sue vignette satiriche pubblicate su riviste e giornali. Nel 1906 si stabilisce a Puteaux, nei dintorni di Parigi e nello stesso anno espone per la prima volta al Salon d’Automne. Resta colpito dal primo manifesto futurista, apparso nel 1909 su “Le Figaro”. Nel 1910-11 la sua opera riflette sempre più le sue le teorie sul movimento, il colore e il rapporto fra musica e pittura e volge sempre più verso l’astrazione. Nel 1911 partecipa alle riunioni del gruppo Puteaux, e nel 1912 espone nella sala cubista del Salon des Indépendants, sebbene respinga ogni appartenenza a un movimento specifico.

Nel 1913 termina La Création dans les arts plastiques, che sarà pubblicato a Praga nel 1923. Nel 1921 tiene alla Galerie Povolozky la sua prima personale parigina. Nel 1931 partecipa alla fondazione di Abstraction-Création con Theo van Doesburg, Auguste Herbin, Georges Vantongerloo, Jean Hélion, Jean (Hans) Arp e Albert Gleizes. Nel 1936 espone alla mostra “Cubism and Abstract Art” al Museum of Modern Art di New York, e in una mostra di rilievo con Alphonse Mucha al Musée du Jeu de Paume di Parigi. Una retrospettiva della sua opera è allestita alla Galerie S. V. U. Mánes di Praga nel 1946, anno in cui Kupka partecipa anche al Salon des Réalités Nouvelles di Parigi, dove esporrà regolarmente fino alla sua morte. Nei primi anni cinquanta la sua fama si consolida e varie personali sono allestite a New York. Muore a Puteaux il 24 giugno 1957. Importanti retrospettive sono presentate al Musée National d’art Moderne di Parigi nel 1958 e al Museo Solomon R. Guggenheim nel 1975.


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