Francisco Sobrino nasce a Guadalajara, in Spagna, nel 1932. Studia alla Escuela de Arte y Oficios di Madrid dal 1946 al 1949, trasferendosi poi in Argentina, dove frequenta la Scuola Nazionale di Belle Arti di Buenos Aires fino al 1957. Nel 1959 si stabilisce a Parigi, interessandosi alle ricerche visuali e approfondendo gli studi sulla struttura e la dinamica delle forme, sulla percezione e sui colori. Le opere di questo periodo sono principalmente in bianco e nero, caratterizzate da sistematiche progressioni di forme che generano effetti ottici. Nel 1960, assieme a Julio Le Parc, François Morellet e altri, fonda il Groupe de Recherche d’Art Visuel (GRAV), che è attivo a Parigi fino al 1968 e sintetizza il concetto della funzione sociale dell'arte, concepita come prodotto non più individuale ma collettivo.

Dal 1961 Sobrino incentra la propria ricerca su costruzioni tridimensionali, utilizzando elementi modulari in plexiglas trasparente, sia monocromo che policromo, le cui strutture regolari, per effetto della sovrapposizione delle parti, sembrano cambiare a seconda del punto di vista dell’osservatore. Nel 1964 espone a Documenta, Kassel, e l’anno seguente alla mostra “The Responsive Eye” al Museum of Modern Art di New York. In questo periodo realizza per Sarcelles, in Francia, una struttura di notevoli dimensioni, in acciaio inossidabile, che rappresenta il primo dei suoi numerosi interventi urbani e porta avanti una ricerca sulla luce, soffermandosi sulle questioni della riflessione, l’assorbimento, la trasparenza e i giochi ottici provocati dalle ombre.

Nella seconda metà degli anni sessanta realizza degli oggetti cinetici manipolabili dallo spettatore e, nonostante lo scioglimento del gruppo GRAV nel 1968, continua le sue ricerche sulle strutture tridimensionali. Dal 1971 riceve comissioni dalle città si Grenoble, Madrid e Parigi per la realizzazione di sculture da installare in luoghi pubblici. Nel 1976 studia il modo di incorporare l’energia solare nel suo lavoro, arrivando nel 1981 a realizzare una Scultura autoenergetica. Sobrino muore in Francia l'11 maggio 2014.


Opere