Fabrizio Clerici nasce a Milano il 15 maggio 1913. Nel 1920 si trasferisce con la famiglia a Roma, dove si laurea in architettura nel 1937. Rimane notevolmente influenzato dai monumenti antichi e dalla pittura e dall’architettura rinascimentale e barocca. Da studente segue le conferenze di Le Corbusier a Roma e nel 1936 diventa amico di Alberto Savinio, grazie al quale si avvicina al Surrealismo. Trasferitosi a Milano alla fine degli anni trenta, frequenta Filippo de Pisis e Giorgio de Chirico, dedicandosi all’architettura e al disegno.

Nel 1943 tiene la sua prima personale alla Galleria d’Arte Cairola di Milano, dove vengono esposti disegni, acquerelli, litografie e acqueforti. Di questi anni sono anche le prime pubblicazioni di libri illustrati dall’artista, come il Bestiario di Leoncello Leonardi e Il fu Mattia Pascal di Pirandello. Nel 1947 Clerici esordisce come scenografo ne La professione della signora Warren di George Bernard Shaw, dando così inizio a una prolifica attività nell’ambito del teatro, del balletto e dell’opera. L’anno seguente partecipa per la prima volta alla Biennale a Venezia, dove incontra Salvador Dalí e realizza le scene e i costumi per l’Orpheus di Igor Stravinskij, in scena al teatro La Fenice.

Trasferitosi definitivamente a Roma nel 1949, intensifica la sua attività di scenografo e partecipa ad importanti rassegne al Museum of Modern Art di New York e al Carnegie Institute di Pittsburgh. Nel 1953 compie un viaggio in Egitto, che ispira la realizzazione dei Templi dell’uovo, un ciclo di tempere sugli scavi di templi immaginari presentato nel 1956 alla Biennale di Venezia. Nel 1955 conosce Jean Cocteau e Federico Zeri; pubblica a Milano il Taccuino orientale, disegni su un immaginario viaggio in Medio Oriente; partecipa alla Biennale di San Paolo e tiene una personale alla Sagittarius Gallery di New York. Alla fine degli anni cinquanta nasce l’idea di un ciclo di opere sul tema delle mollette da bucato, spille da balia, oggetti comuni decontestualizzati e riproposti come reperti archeologici. Tra il 1974 e il 1985 realizza un ciclo di pitture e disegni ispirati al celebre quadro L’isola dei morti di Arnold Böcklin. Nel corso degli anni ottanta e novanta si tengono sue antologiche alla Galleria Civica d’Arte Moderna, Palazzo dei Diamanti a Ferrara (1983), al Palazzo Reale a Caserta (1987) e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Clerici muore a Roma il 7 giugno 1993.


Opere

Fabrizio Clerici

La nube

1968

Opera non esposta