Eduardo Chillida nasce a San Sebastián, Spagna, il 10 gennaio 1924. Dopo gli studi in architettura all'Università di madrid nel 1943-47, inizia a concentrarsi sul disegno e la scultura. Trasferitosi a Parigi nel 1948, stringe amicizia con Pablo Palazuelo, con il quale espone al Salon de Mai del 1949. Nel 1950 vive a Villaines-sous-Bois, in Francia, e l’anno seguente si trasferisce a Hernani, vicino a San Sebastián, dove fa amicizia con José Cruz Iturbe.

La sua prima personale si tiene alla Galería Clan di Madrid nel 1954. L’anno seguente la città di San Sebastián gli commissiona un monumento ad Alexander Fleming. Nel 1956 tiene la prima di molte personali alla Galerie Maeght di Parigi. Vince il Premio per la scultura alla Biennale di Venezia del 1958 e, nello stesso anno, compie la sua prima visita negli Stati Uniti, dove incontra James Johnson Sweeney, Mies van der Rohe e il compositore Edgar Varèse. Nel 1960 gli viene assegnato il Premio Kandinsky. Compie un viaggio in Grecia nel 1963 e l’anno seguente vince il Premio per la scultura al Carnegie International di Pittsburgh. Nel 1966 incontra il filosofo Martin Heidegger, del quale illustrerà il libro intitolato Der Kunst und der Raum.

La sua opera grafica è oggetto di mostre che si tengono nel 1969 nei musei di Basilea, Zurigo e Monaco. Nello stesso anno inizia una scultura per il palazzo dell’UNESCO a Parigi e l’anno seguente esegue una commissione per la World Bank di Washington. Nel 1971 è Visiting professor al Carpenter Centre di Cambridge, Massachusetts. Nello stesso anno è a Barcellona per la sua personale alla Sala Gaspar. Nel 1979 condivide con Willem de Kooning il Premio Andrew W. Mellon, a cui fa seguito un’importante mostra al Museum of Art del Carnegie Institute di Pittsburgh. Nel 1980 espone al Museo Solomon R. Guggenheim, New York. Nel 1990 la Biennale di Venezia gli dedica una personale a Ca’ Pesaro. L’anno successivo riceve il Praemium Imperiale dalla Japan Art Association. Nel 2000 viene inaugurato il museo Chillida-Leku ad Hernani, Gipuzkoa. L’artista muore nella sua residenza sul monte Igueldo il 19 agosto del 2002.


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